Chiusaforte, massi sulla ciclovia, intervento dei vigili del fuoco
Alle ore 12:30 circa, la squadra del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Gemona è intervenuta sulla ciclovia FVG1 Alpe Adria, nel territorio comunale di Chiusaforte, a seguito di un movimento franoso che ha causato la caduta di alcuni massi sul ponte in ferro al chilometro 127 della pista ciclabile.
I Vigili del Fuoco, prontamente giunti sul posto, hanno verificato che nessuna persona fosse coinvolta e hanno accertato la stabilità del ponte. Per motivi di sicurezza, è stata disposta la chiusura temporanea del ponte e del tratto di ciclovia interessato. Sul posto sono intervenuti anche i tecnici della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia, i tecnici di FVG Strade e i Carabinieri.
“A seguito dei sopralluoghi, in accordo con le forze dell’ordine e FVG Strade – ha spiegato il sindaco di Chiusaforte, Fabrizio Fuccaro – è stata individuata l’opportunità di deviare temporaneamente il transito dei tanti cicloturisti che quotidianamente percorrono la ciclovia, lungo la strada statale 13 Pontebbana, all’altezza dell’abitato di Dogna, per chi scende da Tarvisio, per poi farli rientrare sul sedime della stessa ciclabile, all’altezza dell’ex stazione ferroviaria di Chiusaforte, proseguendo verso sud. Stesse indicazioni per chi risale la FVG1 da Carnia verso nord”.
“Voglio rassicurare tutti: al momento la situazione è sotto controllo e non ci sono criticità per la sicurezza pubblica. Tuttavia, Strade FVG procederà con una valutazione tecnica più approfondita per determinare l’entità del movimento franoso a monte e programmare eventuali interventi di disgaggio. Questa zona, come noto – ricorda Fuccaro – è soggetta a rischio idrogeologico. Proprio vent’anni fa si era decisa la realizzazione di una galleria di circa un chilometro lungo la SS13 “Pontebbana” proprio sotto il tratto attuale della ciclovia, in sostituzione del vecchio tracciato della statale. Oggi, alla luce di quanto accaduto – con i massi che sono scesi proprio sulla vecchia Pontebbana – riteniamo che quell’intuizione fosse quanto mai opportuna”.