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Carniarmonie, appuntamenti sinfonici con “Accordi Musicali”, musica da camera e jazz

E’ la settimana della “Sinfonia incontra la camera” quella che Carniarmonie propone all’affezionato pubblico del Festival dei Festival diretto artisticamente da Claudio Mansutti. Un melting pot di proposte eterogenee, tra grandi organici ed ensembles, con appuntamenti quotidiani, un altro regalo che il Festival Carniarmonie offre al suo pubblico per festeggiare i suoi (primi) trent’anni di storia. Grandi nomi della classica e non meno del jazz, tra artisti di nota carriera e giovani brillanti promesse, sono i protagonisti di questa terza settimana musicale carnica tutta da seguire.

I concerti sono ad ingresso gratuito ed è consigliata la prenotazione su www.carniarmonie.it

Lunedì 26 luglio alle ore 20.30 nella Chiesa di San Lorenzo a Rivo di Paluzza, il giovane e pluripremiato Trio Rigamonti, una famiglia votata alla musica per un ensemble composto dai fratelli: la violinista Mariella Rigamonti, il violoncellista Emanuele Rigamonti e la pianista Miriam Rigamonti, offrirà al pubblico un programma al tempo intimo ed estroso, nell’esecuzione di due Trii esemplari: l’op 63 n. 1 in re minore di Robert Schumann e l’op. 100 n. 2 in mi bemolle maggiore di Franz Schubert. Due romantici eccelsi e maestri nei repertori da camera, così vicini storicamente e tanto diversi nell’espressione compositiva.

Martedì 27 luglio alle ore 20.30 al Teatro Candoni c’è il settimo appuntamento di “Accordi Musicali” dell’FVG Orchestra, con la firma di Rémi Geniet, uno tra i più promettenti pianisti della sua generazione e il più giovane vincitore del Concorso Beethoven di Bonn. Eseguirà la composizione di Alexey Shor “Childhood Memories” per pianoforte e orchestra, una suite composta da brevi episodi ispirati al percorso di un ragazzo fino all’età adulta. A dirigere l’FVG Orchestra Dmitry Yablonsky, già nominato ai Grammy e con alle spalle un’importante carriera da violoncellista che lo porta ad esibirsi sui palcoscenici più importanti al mondo.
La seconda parte è dedicata all’immortale Sinfonia No. 8 “Incompiuta” di Franz Schubert, nell’ambigua e in quel periodo insolita tonalità di si minore.

Mercoledì 28 luglio alle ore 20.30 nella Pieve di Santa Maria di Gorto ad Ovaro, sarà ospite l’Apollon Quartet, un riconosciuto quartetto d’archi di fama internazionale, protagonista di un concerto di perizie espressive che mette a dialogo classicismo viennese e romanticismo ceco. In programma l’esecuzione del Quartetto in sol minore n. 3 op. 74 “Quartetto equestre” di Haydn, brillante composizione soprannominata “Il cavaliere” per evidenzi assonanze con il mondo di cavalli e cavalieri, cui segue l’esempio classico ed eccelso di sintesi compiuta tra forma e sostanza con l’”Adagio e Fuga in do minore” Kv 546 di Mozart, per chiudere nei sapori genuini e fervidi della Cechia del secondo Ottocento con il “Quartetto in mi bemolle maggiore” op. 51 di Antonin Antonín Dvořák.

Giovedì 29 luglio alle 20.30 al Teatro Candoni di Tolmezzo, salirà sul palco per “Accordi Musicali” dell’FVG Orchestra, il violinista Andrey Baranov, vincitore di oltre 20 prestigiosi concorsi internazionali che, dopo il suo debutto nel 2005 con la Filarmonica di San Pietroburgo, si è esibito come solista con le più famose orchestre del mondo. Si esibirà accompagnato dalla FVG Orchestra guidata dal maestro Dmitry Yablonsky. La serata prevede l’esecuzione del “Concerto in si minore per violino e orchestra” di Alexey Shor e prosegue con le prime tre danze slave di Antonín Dvořák.

Segue La Tragica, ovvero la Sinfonia n.. 4 di Franz Schubert, eseguita per la prima volta oltre vent’anni dopo la sua morte, legata alla cupa atmosfera dell’ombrosa tonalità di do minore.

Venerdì 30 luglio alle ore 20.30 nella Sala Azzurra di Forni di Sotto, l’eclettico The Dixieland Stumblers Trio, con Daniele D’Agaro al clarinetto e sax tenore, Denis Biason al banjo e alla chitarra, Marzio Tomada al contrabbasso, propone un irresistibile programma dedicato alla musica improvvisata. Un trio efferato ed energico sui grandi temi di Jelly Roll Morton, Fats Waller, Duke Ellington, William Christopher Handy e Luois Armstrong. Gli anni ’20 e ’30 del Novecento, da New Orleans a Chicago, nell’estro di un trio imprevedibile, per classe, spirito di fair play e improvvisazione. L’omonimo album del gruppo che dà il titolo al concerto, una produzione Artesuono di Stefano Amerio del 2016, ha ricevuto la menzione d’onore dalla prestigiosa rivista NYC Jazz Record di New York.

Sabato 31 luglio alle ore 20.30 nella Chiesa di San Daniele Profeta a Cavazzo Carnico sono in concerto Le Pics Ensemble, una formazione tutta al femminile composta da musiciste che vantano significative collaborazioni con importanti realtà orchestrali italiane ed estere. La formazione variabile in rosa sarà protagonista di un concerto tra Novecento e contemporanea con tema conduttore la danza in musica. Verranno eseguiti: del tedesco Paul Hindemith “Plöner Musiktag: B Tafelmusik”, del francese Gustave Samazeuilh “Divertissement et musette” per nonetto, di Théodore Dubois “Dixtuor” e della compositrice friulana Beatrice Orlando, in prima esecuzione assoluta, l’opera “Frantumi di assenza”. In formazione variabile, fino a comporsi nell’insieme di dieci esecutrici, Le Pics Ensemble ha da subito intrapreso lo studio del repertorio originale per questa insolita formazione cameristica allargata e anche per organici inferiori.

Domenica 1 agosto alle ore 20.30 al Teatro Candoni di Tolmezzo, l’FVG Orchestra in residenza in Carnia per il progetto “Accordi Musicali” che porta in montagna programmi sinfonici di grande respiro, in collaborazione con l’European Foundation for Support of Culture, ospita l’eccellente violinista sud coreana Ji Young Lim, vincitrice tra i tanti premi del rinomato Queen Elisabeth Competition e solista richiestissima, diretta a Tolmezzo dalla bacchetta d’oro Finnegan Downie, direttore principale della Shadwell Opera e musicista anch’egli ricercato dalle più importanti istituzioni operistiche e sinfoniche. Speciale anche il programma con il “Concerto per violino e orchestra in si minore” del compositore contemporaneo Alexey Shor, le “Danze Slave op. 72” n. 1, 2 e 3 Antonin Dvorak e infine di Franz Schubert la meravigliosa “Sinfonia Tragica n. 4 in do minore”.