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Calcio, con Paolucci arriva a Tolmezzo un rinforzo da Lega Pro

Sambenedettese in C1, Prato e Itala San Marco in C2, Opitergina, Concordia Sagittaria e Triestina in D poi Eccellenza e quest’anno l’approdo a Tolmezzo. Stiamo parlando di Alessandro Paolucci, 30 anni il prossimo 13 agosto, il giocatore al quale l’allenatore Mascia affiderà le chiavi del centrocampo. Si tratta di un giocatore importante, uno di quelli che possono davvero farti fare il salto di qualità.

Allora, Alessandro, arrivi a Tolmezzo dopo una carriera importante.
Beh, sì, dai, ho conosciuto il calcio professionistico, ma in tutta sincerità devo dire che ne sono rimasto un po’ deluso. Forse hanno pesato anche un paio di infortuni che mi hanno frenato quando potevo fare il passo decisivo. Però, ripeto, è un mondo che non faceva per me. Sono molto legato alle mie origini, alla mia terra e quelle esperienze non le ho vissute probabilmente in maniera totale.

E come mai hai deciso di venire in Carnia?
Quando ho giocato contro il Tolmezzo, ho sempre avuto l’impressione che fosse un grande gruppo, dove, all’interno della squadra, si parla, ci si aiuta e si vive la vicenda agonistica con un forte senso di condivisione e spirito collettivo. Una squadra di uomini, insomma, prima che di giocatori. E poi mi piace il calore della gente di quassù, il modo appassionato e coinvolgente col quale seguono la squadra. Sono qua da pochi giorni e già mi sento di casa.

C’è qualcuno che ti ha spinto affinché tu arrivassi in rossoazzurro?
Diciamo che è stato molto importante il “lavoro” di Gregorutti, che mi ha sempre parlato bene di ambiente e società. Lui è uno bravo, secondo me l’attaccante più completo dell’Eccellenza. Il suo parere, insomma, vine da una persona autorevole. E poi con “Grego” siamo amici da anni e tante volte ci eravamo quasi promesso di giocare insieme per un anno. Lui, Iuri e Scarsini sono tutta gente di assoluto valore.

A proposito di qualità, tu ne hai? Negli ultimi anni a Tolmezzo è sempre mancato un certo tipo di centrocampista…
Da giovane ero forse un centrocampista di quantità: corsa e dinamismo erano le mie doti migliori. Ma col tempo, l’esperienza e tanti allenamenti ho aggiunto anche una notevole dose di qualità.

Che stagione ti aspetti?
Credo che potremmo far bene, perché la squadra è valida ed ha elementi importanti. Per quanto mi riguarda prometto serietà ed impegno per ripagare la gente carnica per tutta la passione ed il calore che sa trasmettere.

L’AUDIOINTERVISTA DI MASSIMO DI CENTA