GemoneseTerritorio

Avasinis ricorda le 51 vittime dell’eccidio del 2 maggio 1945

“Avasinis è un luogo della memoria, un luogo in cui la storia si rivela al presente per essere oggetto di riflessione. Qui si commemorano i 51 civili che 77 anni fa furono uccisi da truppe nazifasciste in ritirata e in questa piccola comunità la dimensione storica del dramma deve essere monito per il futuro affinché nulla della tragedia venga dimenticato. Per questo, un ringraziamento profondo deve essere esteso a quanti si impegnano a tenere vivo il ricordo”.

E’ il messaggio dell’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli intervenuta, oggi, alla commemorazione del 77° anniversario dell’eccidio nazifascista perpetrato nella frazione di Trasaghis il 2 maggio 1945. Una celebrazione di nuovo pubblica dopo tre anni.

Dopo la celebrazione della Santa Messa nella chiesa parrocchiale, la cerimonia è proseguita nel cimitero monumentale “Martiri 2 maggio 1945” alla presenza di molti amministratori comunali, a partire dal sindaco di Trasaghis Stefania Pisu, del presidente dell’Anpi provinciale e di diverse altre autorità civili e militari.

L’esponente della Giunta regionale ha sottolineato l’importanza dei luoghi della memoria in cui la storia esce dalla sua dimensione temporale e continua ad essere visibile anche nella contemporaneità del presente.

La riflessione di Zilli ha riguardato anche il valore della libertà: un patrimonio da difendere, da non dare per scontato e reso possibile grazie al sacrificio di molte vite umane: “In quest’ottica è necessario continuare a raccontare ai giovani la Storia – ha aggiunto l’assessore -, coinvolgerli nelle commemorazioni, nei luoghi della memoria per fare in modo che le nuove generazioni abbiano consapevolezza del passato e chiavi di lettura per interpretare il presente”.