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Artisti di fama internazionale a Malborghetto per “Risonanze”

Un legno unico, ricercato, armonioso. Difficile da scovare, capace però di trasformare un violino in un oggetto con una musicalità eccezionale.
Il “legno di risonanza” si trova solo in due regioni d’Italia, il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia. In quest’ultimo territorio cresce nel lembo più a nordest, in Valcanale, dove l’abete rosso di risonanza è conosciuto da secoli dai grandi liutai di tutto il mondo.
Una peculiarità celata per anni, su cui il Comune di Malborghetto-Valbruna, con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli, ha deciso di puntare facendola diventare motivo di richiamo e veicolo di promozione. Il ‘Festival Risonanze’, sarà una cinque giorni di musica, spettacoli e liuteria immersi nei boschi della Val Saisera e nella cornice di Malborghetto e del suo Palazzo Veneziano. Un’occasione unica per ammirare gli imponenti abeti rossi di risonanza, per ascoltare musica e racconti immersi in una natura ancora incontaminata, per vedere all’opera i maestri liutai tra i quali Gio Batta Morassi, presidente dell’Associazione Liuteria Italiana e noto costruttore di violini a Cremona ma originario proprio della Valcanale. Le date da segnare sul calendario sono quelle del 14, 15, 16, 17 e 18 giugno, con l’intervento di musicisti, artigiani, giornalisti di fama internazionale.

L’evento è stato presentato nella sede della Regione di via Sabbadini, a Udine. A fare gli onori di casa il sindaco di Malborghetto-Valbruna, Boris Preschern, l’assessore comunale alla Cultura (nonché direttore artistico del Festival), Alberto Busettini, il direttore musicale Maestro Massimo Raccanelli Zaborra, il presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini.

«Vogliamo far conoscere una delle nostre eccellenze, che fa della Valcanale un luogo di riferimento per i liutai e i musicisti di tutto il mondo, offrendo un’esperienza fatta di ambientazioni, suoni e sensazioni impareggiabili. ‘Risonanze’ – hanno aggiunto – sta diventando un festival annuale pensato per valorizzare il nostro ambiente, le capacità dei nostri artigiani, la musicalità dei nostri boschi. Regaleremo a tutti coloro che verranno a trovarci, l’emozione di poter ascoltare la musica nei luoghi dove nasce il legno utilizzato per costruire i migliori strumenti del mondo».

Cinque giorni di concerti in Val Saisera, spettacoli teatrali, passeggiate guidate sul Forest Sound Track, pic-nic, una gara di scultura ispirata al tema “Alle radici della Musica”, mostre e laboratori di Liuteria, spettacoli per bambini lungo il percorso Animalborghetto, concerti serali a lume di candela, cene a tema, e il centro di Malborghetto trasformato in un salotto all’aperto con installazioni luminose, proiezioni 3D e momenti di intrattenimento. Dal 14 al 18 giugno 2017 il paesaggio, il territorio, le note e i suoni si fonderanno per offrire un’esperienza artistica e musicale impareggiabile.

Di grande spessore il parterre di artisti che parteciperanno al Festival: tra i nomi più attesi all’ombra delle Alpi Giulie, Anna Fusek, Marius Bartoccini e Giovanni Andrea Zanon.

Il legno da risonanza è un particolare tipo di legno che, per le sue caratteristiche di regolarità e omogeneità, risulta ottimale per la costruzione di strumenti musicali, e in particolare di strumenti ad arco. Non è un caso se importanti liutai cremonesi hanno, proprio in Valcanale, artigiani incaricati di rintracciare le piante migliori per trasformarle nei primi violini delle orchestre di tutto il mondo.

Informazioni più dettagliate sul festival ‘Risonanze’ sono reperibili sul sito internet www.risonanzefestival.com o sulla pagina Facebook dedicata. C’è anche un hashtag che è #Risonanze2017.