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Anche in Carnia i centri estivi della cooperativa sociale Itaca

“Estate UÉ. Colori, tradizioni e mode dell’Europa” è il tema dei 28 Centri estivi gestiti dalla Cooperativa sociale Itaca in altrettanti comuni del Friuli Venezia Giulia e del Veneto orientale. Oltre 1400 tra bambini e ragazzi 3-14 anni stanno frequentando i Punti verdi che Itaca ha scelto di dedicare all’Anno Europeo del patrimonio culturale, che l’UE ha pensato nell’ottica della diversità e del dialogo. Ovvero scoprire il nostro patrimonio culturale e anche quello degli altri Paesi europei, in tutte le manifestazioni materiali, immateriali e digitali.
Tre le declinazioni del tema generale previste per fasce d’età. I piccoli della scuola d’infanzia (3-5 anni) stanno incontrando “Peggy e Osvaldo al museo”, per un’avventura nel mondo dell’arte volta a favorire la libertà d’espressione dei bimbi partendo dal segno grafico. Peggy è una bambina molto vispa che incontra Osvaldo “la linea”, che le farà vivere una colorata giornata al museo dove quadri e dipinti famosi prenderanno improvvisamente vita.
I bambini della scuola primaria (6-11 anni) sono invece dei novelli esploratori, con “Hunting for Europe” stanno cercando di scoprire nuovi usi e costumi dei vari Paesi. Una sorta di grande caccia al tesoro continentale attraverso cibi, forme d’arte e monumenti da riproporre nei propri Centri estivi per condividerne assieme gli aspetti più divertenti e curiosi.
“Instacamp summer edition” è, infine, la proposta per i ragazzi più grandi (12-14 anni) per consentire loro di scoprire, apprezzare, sperimentare e condividere l’immenso ed inestimabile patrimonio culturale del territorio utilizzando una forma comunicativa contemporanea.
Condividere ed entrare in contatto con realtà e abitudini diverse è uno dei principali strumenti che l’essere umano, e quindi anche il bambino, ha per arricchire le proprie conoscenze, promuovere la crescita e l’esperienza personale e soprattutto creare relazioni umane. Perché il patrimonio culturale non è solo arte, musica o letteratura, ma è fatto anche di storie raccontate dalle persone, di saperi artigianali tramandati di generazione in generazione, di immagini da condividere con le nuove tecnologie.
Tra gli elementi qualificanti dei Centri estivi targati Itaca rientrano l’essere a misura di bambini e ragazzi, considerare nelle attività sia il divertimento che l’apprendimento, comunicare rispetto e tolleranza, ma anche stimolare la socializzazione, l’integrazione, l’appartenenza alla Comunità, nonché favorire il coinvolgimento e la partecipazione di tutti gli attori del servizio.
I primi Centri estivi sono partiti già nel mese di giugno, le attività a seconda delle richieste dei Comuni coinvolti si protrarranno oltre che in luglio anche in agosto, le ultime chiusure sono previste il 7 settembre. Questi i Comuni coinvolti suddivisi per provincia: Udine (13) Aiello, Cercivento, Forni di Sopra, Forni di Sotto (nella foto di copertina), Marano Lagunare, Muzzana del Turgnano, Ovaro, Porpetto (coordinamento), Ruda, Socchieve, Sporting Club Latisana (collaborazione), Sutrio, Tapogliano; Pordenone (6) Chions, Pro Suzzolins Cordovado, Fanna, Pasiano di Pordenone, Sacile, San Vito al Tagliamento; Gorizia (5) Fiumicello, Grado (coordinamento), Monfalcone, Ronchi dei Legionari, San Canzian d’Isonzo; Treviso (4) Caerano San Marco, Cavallino-Treporti, Sernaglia della Battaglia (coordinamento), Santa Lucia di Piave.