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Amaro, il brand “Eurotech” tutelato come marchio rinomato

L’ultimo successo giudiziario di Eurotech s.p.a. presso il Tribunale di Trieste è un ennesimo capitolo nella lunga battaglia legale della società di Amaro per la salvaguardia del suo marchio. 

La sezione specializzata in materia d’impresa, con decisione divenuta definitiva a fine gennaio scorso, ha riconosciuto la violazione del marchio “Eurotech” e, quindi, ha vietato a una società pordenonese di utilizzarlo come denominazione.

Nella causa civile intentata per la violazione dei diritti di privativa del marchio, i giudici hanno accolto le ragioni di Eurotech s.p.a. stabilendo che l’utilizzo della parola “Eurotech” da parte dell’azienda convenuta risultava illecito ai sensi del codice della proprietà industriale, in quanto generava un rischio di confusione tra le attività delle due società. La sentenza ha anche imposto alla convenuta il pagamento di una penale in caso di future violazioni del marchio.

Per la nota holding di Amaro, operante a livello globale nel settore delle tecnologie avanzate e specializzata in soluzioni di embedded computing e Internet of Things (IoT), si tratta dell’ultima di numerose pronunce favorevoli ottenute non solo in diversi fori italiani, tra cui Roma, Milano e Napoli, ma anche dinnanzi alla Corte di Cassazione.

“Siamo molto soddisfatti di questo risultato, in quanto il Tribunale ha anche riconosciuto la rinomanza del marchio Eurotech, accordando al medesimo la dovuta tutela ultramerceologica – afferma l’avvocato David D’Agostini, che assiste la società carnica in questi contenziosi -. Da oltre quindici anni Eurotech spa profonde un’importante sforzo nella tutela del proprio brand contro il fenomeno dell’agganciamento parassitario e il rischio di diluizione del marchio”.