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Alpi Giulie, avviato il processo di candidatura per diventare Riserva della Biosfera Transfrontaliera MAB Unesco

Nell’ambito del Forum CETS (Carta Europea del Turismo Sostenibile) delle Alpi Giulie tenutosi a Venzone, la presidente del Parco Naturale delle Prealpi Giulie Annalisa Di Lenardo, e il direttore del Parco Nazionale del Triglav Tit Potočnik, hanno annunciato l’avvio del processo di candidatura che porterà le Alpi Giulie a diventare Riserva della Biosfera Transfrontaliera nell’ambito del Programma “L’uomo e la biosfera” – “Man and Biosphere” (MAB) dell’UNESCO, a seguito dell’accordo di cooperazione firmato il 24 luglio 2021 a Trenta (Slovenia).

Fanno parte del programma MAB 738 riserve della biosfera in tutto il mondo, tra questi ve ne sono “solo” 22 transfrontaliere (la Slovenia fa già parte della Riserva della Biosfera transfrontaliera Mura-Drava-Danubio, assieme ad Austria, Croazia, Ungheria e Serbia). Con il Programma MAB, l’UNESCO si impegna a perseguire i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) chiedendo alle riserve della biosfera di lavorare con uguale impegno per la conservazione della natura, sviluppo di economie verdi e sostegno alle comunità locali affinché siano coese, inclusive e resilienti. 

Le Alpi Giulie, su entrambi i versanti, hanno già ottenuto questo importante riconoscimento (le Alpi Slovene dal 2003 e le Alpi Italiane dal 2019) e sono ora due distinte riserve della biosfera. Il riconoscimento quale Riserva della Biosfera transfrontaliera permetterebbe, superando i confini amministrativi nazionali, di unificare le superfici delle due attuali riserve, che in totale coprono un’area di quasi 277.000 ettari.

Il processo di candidatura, il cui kick-off meeting è previsto per il 6 dicembre presso il Museo Slovenski planinski muzej di Mojstrana, mira a presentare la candidatura all’UNESCO entro il 30 settembre 2023, per poi attenderne l’esito nella primavera successiva. Nei prossimi mesi i due parchi, quali coordinatori delle riserve della biosfera nazionali, svilupperanno studi e analisi tecniche per la stesura del dossier e organizzeranno una serie di incontri volti a coinvolgere tutti gli stakeholder delle Alpi Giulie (enti locali, imprese, associazioni, scuole, università ed enti di ricerca…) nella “costruzione” della riserva transfrontaliera. Il contributo degli stakeholder è fondamentale sia per il successo della candidatura, sia – e soprattutto – per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità che il programma MAB UNESCO chiede di perseguire a tutte le riserve della biosfera, dando un contributo locale alle sfide globali e diventando laboratori di sperimentazione di buone pratiche in tutti gli ambiti che riguardano il rapporto equilibrato tra ecosistema e comunità, agendo concretamente nel presente per costruire un futuro migliore.

Il riconoscimento transfrontaliero – sottolinea Annalisa Di Lenardo – suggellerebbe la collaborazione già molto attiva tra le istituzioni e le comunità dei due versanti delle Alpi Giulie, come l’impegno nel campo del turismo sostenibile che ci vede impegnati insieme al Parco Nazionale del Triglav nella gestione congiunta del riconoscimento CETS“.

Diventare riserva della biosfera transfrontaliera – aggiunge Potočnik – favorirà una protezione più efficace come anche un ulteriore sostegno delle eccellenze naturali e culturali delle Alpi Giulie, che finalmente potranno essere viste anche internazionalmente come una splendida catena montuosa unica nel suo genere, caratterizzata da un alto grado di naturalità e abitata da popolazioni desiderose di preservare e diffondere la propria identità.”

La riserva della biosfera transfrontaliera non si sovrapporrà ai riconoscimenti nazionali esistenti, ma si aggiungerà ad essi. Pertanto, sarà necessario definire e firmare un Accordo di cooperazione tra le due riserve della biosfera esistenti, nell’ambito del quale sarà istituita una struttura di coordinamento transfrontaliero che avrà il compito, attraverso la definizione di un piano di lavoro comune, di delineare specifici obiettivi e misure, nonché di sostenere le attività congiunte nel campo dell’istruzione, della formazione, dell’informazione e sensibilizzazione del pubblico.

(in copertina i partecipanti al Forum di Venzone)