EconomiaGemonese

Agroalimentare di qualità, prosegue la collaborazione Carinzia-Gemonese

Si concluderà entro giugno con due manifestazioni, a St Daniel in Carinzia e ad Artegna, il progetto “Slow Food Grenzenlos”, nato nel 2019 e finanziato nell’ambito della programmazione Interreg Italia-Austria 2014-2020. L’obiettivo del progetto, che come molte altre iniziative ha subito nel biennio 2020-21 lo stop”imposto dalla pandemia, era (e rimarrà anche dopo la conclusione delle attività previste dal cronoprogramma iniziale) quello di promuovere la cooperazione stabile e continuativa in campo agroalimentare tra i produttori delle valli Gailtal e Lesachtal e quelli dell’area del Gemonese. Capofila per parte italiana è l’Ecomuseo delle Acque del Gemonese, per la Carinzia l’Associazione Slow Food Travel Alpe Adria: si tratta di due realtà che condividono l’obiettivo di valorizzare le produzioni di qualità e promuoverne la vendita, anche organizzando visite guidate ad agricoltori e trasformatori.
L’Ecomuseo delle Acque da oltre vent’anni, nel territorio che comprende sei comuni (Gemona del Friuli, Artegna, Buja, Majano, Montenars e Osoppo), è impegnato nella conservazione e valorizzazione di un ricco patrimonio culturale: luoghi, edifici, attività, memorie, saperi e tradizioni. Nell’agroalimentare da una decina d’anni collabora con Slow Food nel preservare la cultura alimentare delle comunità locali incoraggiando metodi di produzione sostenibili per l’ambiente. Dal canto suo, il partner carinziano è capofila di un progetto pilota che vuol fare delle valli del Gail e del Lesach la prima destinazione “Slow Food Travel”. Progetto nel quale il cibo (piatti e prodotti)della tradizione ha un ruolo di primo piano.
Nelle scorse settimane i gruppi di lavoro delle due realtà si sono riuniti a Hermagor per gettare le basi della collaborazione futura. È stato confermato, per la Carinzia, il mercato Slow Food “Terra Madre St Daniel”, che si svolgerà a maggio. Sul versante italiano, Artegna ospiterà nuovamente a giugno il mercato contadino, che lo scorso anno con il nome “Mercato Slow Food Grenzenlos” è stato inserito nel contesto della manifestazione “Dartigne in Sport e in Taule”, coordinata dall’Amministrazione comunale. È probabile , e i responsabili dell’Ecomuseo stanno lavorando in questa direzione, che il mercato possa essere attivato anche in altre località, visto l’interesse dimostrato dalle amministrazioni di Buja e Osoppo.
Sempre nell’ambito del progetto transfrontaliero, l’Ecomuseo ha anche avviato un’indagine conoscitiva, iniziando dalle aziende (oltre una ventina) che hanno partecipato ai mercati degli ultimi anni. I materiali raccolti (interviste e foto) verranno utilizzati per creare i contenuti di un portale web, con la duplice finalità da un lato di far conoscere all’utenza locale tutte le opportunità per acquistare prodotti di qualità a km zero, dall’altro di far conoscere anche ai visitatori di passaggio le opportunità enogastronomiche del Gemonese.
Le aziende del territorio e dei Comuni limitrofi eventualmente interessate al progetto possono mettersi in contatto, entro il mese di marzo, con l’Ecomuseo. Verranno valutati i loro prodotti e invitate a partecipare ai prossimi mercati.