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Accoglienza in Alto Friuli, 141 ospiti suddivisi in 20 centri

Nell’Alto Friuli 20 Centri di Accoglienza straordinaria per 141 posti con 10 operatori; nel Medio e Basso Friuli 15 strutture, 150 posti e sette operatori; nel cividalese il Progetto Sprar con sette strutture, 40 posti e sette operatori; a Udine il Progetto Aura con 12 strutture, 121 posti e sette operatori. Questi i numeri delle accoglienze della Caritas diocesana di Udine raccolti in “Richiedenti asilo e rifugiati”, un volumetto pubblicato in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato che ricorre domani. La pubblicazione è in distribuzione alle comunità parrocchiali della Diocesi, ma anche agli amministratori locali e politici, ed è disponibile in versione pdf sul sito della Diocesi di Udine e della Caritas diocesana.

Per il direttore dell’organismo ecclesiali, don Luigi Gloazzo “cerchiamo di contribuire a modificare l’atteggiamento di approccio al fenomeno, senza perdere tempo ed energie a rincorrere discorsi dozzinali e gridati; né a denunciare le manipolazioni ideologiche di alcuni partiti che enfatizzano un solo aspetto della realtà. Siamo dentro un fenomeno epocale. Viverlo con intelligenza, con criteri e modalità di partecipazione, rende onore alla società e comunità ecclesiali e ci fa abitare profeticamente e con passione civile questo tempo che ci viene donato” “Da tempo la Caritas diocesana ha scelto il criterio dell’accoglienza diffusa che – precisa – rispetto a quello problematico della concentrazione in grandi strutture, rende possibile ed effettiva sia l’accoglienza in strutture medio-piccole, che il percorso di integrazione sociale”.

IL PUNTO NEL DETTAGLIO IN ALTO FRIULI

I Centri di Accoglienza Straordinaria aperti in Alto Friuli sono attualmente 20. In molti casi si tratta di canoniche messe a disposizione da comunità parrocchiali che hanno deciso di impegnarsi in prima persona nell’accoglienza. Nell’ultimo periodo stanno aumentando i casi, come quello di Sauris ed Artegna, in cui è l’amministrazione comunale a contattarci per mettere una struttura di sua proprietà a disposizione del progetto di accoglienza. Le comunità parrocchiali e non dell’Alto Friuli sono molto attive e coinvolte nel percorso di accoglienza, al punto che nell’ultimo periodo hanno deciso di aderire al progetto nazionale SPRAR, che le impegnerebbe in un progetto di accoglienza della durata di almeno tre anni.

L’esempio sicuramente più significativo di questo coinvolgimento è stato quanto accaduto ad Enemonzo. Dopo un primo periodo, la parrocchia di Povoletto, che aveva messo a disposizione una casa vacanze, ha interrotto il percorso di accoglienza per tutto il periodo estivo. Quando a gennaio il progetto è ripartito e la casa ha riaperto, alcune persone residenti nel paese piano piano sono andate a trovare autonomamente gli ospiti. C’è chi si è messo a disposizione per andare a fare una chiacchierata, chi ha fatto da supporto per le lezioni di lingua, messa a disposizione dalla Caritas e chi ha accolto le persone a casa propria durante il giorno per garantire loro un ambiente domestico in cui rilassarsi. Tutto questo è nato spontaneamente ed è poi confluito in un gruppo organizzato di volontari che sono diventati una delle colonne del lavoro d’équipe.

Da questa esperienza è nato quasi un modello operativo, per cui la Caritas, quando apre una nuova struttura di accoglienza, oltre agli incontri con l’amministrazione comunale e la popolazione, cerca di favorire e sostenere la nascita di gruppi di volontari. La collaborazione con le amministrazioni è una parte fondamentale del lavoro di accoglienza, che punta all’interazione ed alla conoscenza con la comunità locale. Percorsi di questo tipo danno ottimi frutti, come  nel caso di Arta Terme, dove uno degli ospiti è diventato talmente parte della comunità, che sono stati gli amici friulani ad aiutarlo a trovare lavoro in un albergo del luogo. Adesso vive atuonomamente, ha un lavoro e pensa di fermarsi stabilmente. Anche la comunità di Cercivento ha fatto la sua parte. Durante le vacanze di Natale è stata inserita una famiglia con due bambini in età scolare. I futuri compagni di classe della bambina si sono ritrovati appositamente per preparare un cartellone di benvenuto che hanno portato a casa della stessa.

Sandro Lano
Referente équipe Alto Friuli