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A Resia si cercano case abitabili per i nuovi residenti

Chi ha un immobile sfitto o inutilizzato nel comune di Resia, una struttura immediatamente abitabile, si faccia avanti: può diventare così parte attiva dell’innovativo progetto “Vieni a vivere e a lavorare in montagna”, promosso da Comune di Resia, Fondazione Friuli e Cooperativa Cramars per contrastare lo spopolamento della vallata e facilitare l’arrivo di nuovi abitanti. «L’idea è quella di attirare nuove famiglie che possano aumentare il capitale sociale territoriale e il benessere della comunità, sfruttando allo stesso tempo gli edifici residenziali esistenti sul territorio comunale», afferma la sindaca di Resia Anna Micelli.

Il progetto si fa interprete di una nuova tendenza, già cominciata in epoca pre Covid, e accentuatasi con l’esperienza vissuta in pandemia, che ha fatto riattribuire valore agli spazi aperti, agli ambienti naturali e ha svincolato il lavoro da un luogo fisso.

La progettualità nel suo complesso coinvolge anche il Comune di Lauco e mira allo sviluppo delle aree interne e montane friulane, che possiedono al loro interno risorse e potenzialità inespresse. «È proprio grazie a queste condizioni che le Terre Alte possono porsi come luoghi in cui si anticipano i cambiamenti sociali e dove si sperimentano nuove forme di reciprocità e di abitabilità», si sottolinea nei documenti che sviluppano il progetto.

La ricerca degli edifici immediatamente abitabili è una delle fasi progettuali, al fine di dare possibilità di insediarsi a chi intende realizzare la propria vocazione imprenditoriale o il sogno di una vita in montagna. Al progetto possono aderire anche abitanti del luogo, perché a loro sarà affidato il compito di «accompagnare i nuovi abitanti e di accoglierli in questa esperienza», diventando «mediatori di accoglienza».

L’individuazione dei «nuovi abitanti» avverrà attraverso bando pubblico.