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Il sandanielese Nadir Colledani campione italiano Under 23 di ciclocross

La lunga rassegna tricolore di Monte Prat dedicata ai Campionati Italiani di Ciclocross si è conclusa con la prova riservata agli elitè che ha premiato il valtellinese Gioele Bertolini (Gs Esercito).

Prima parte di gara caratterizzata dall’incidente meccanico che ha appiedato Mirko Tabacchi (Forestale) mentre si trovava al comando della gara e ha dato via libera alla irresistibile progressione di Bertolini. Sul podio degli elitè sono saliti anche Enrico Franzoi (Wilier Force), secondo, e Cristian Cominelli (Promo Cycling), terzo.

Tutto facile per Nadir Colledani (Trentino Cross Selle SMP) nella prova riservata agli under 23. Il giovane talento di San Daniele del Friuli, classe 1995, diretto magistralmente da Daniele Pontoni, ha impiegato appena una tornata per scavare un solco divenuto incolmabile per tutti i diretti avversari.

Irresistibile il passo di Colledani, nonostante il fondo appesantito dalla pioggia e la nebbia che ha avvolto Monte Prat nel corso della seconda giornata di gare. Per Colledani si tratta di una conferma dopo il titolo tricolore già conquistato nel 2015 a Pezze di Greco; sul podio sono saliti anche Stefano Sala (Selle Italia Guerciotti Elitè) giunto secondo e Daniel Smarzaro (Team Lapierre Trentino) che ha chiuso in terza piazza.

In precedenza con una gara impeccabile, Eva Lechner (Esercito) si è confermata questo pomeriggio campionessa d’Italia tra le donne elitè sul difficile circuito tricolore di Monte Prat. Completano il podio di categoria Anna Oberparleiter (Team Lapierre Trentino) e Alessia Bulleri (Vaiano Fondriest).

Tra le Donne Under 23 vittoria per Alice Maria Arzuffi (Selle Italia Guerciotti Elitè) mentre tra le Donne Juniores il titolo è andato a Francesca Baroni (Melavì Focus Bike).

La lunga e appassionante seconda mattinata dei Campionati Italiani si era invece chiusa con il successo del bolzanino Jakob Dorigoni (Team SudTirol Campana Imballaggi). In un clima autenticamente invernale, reso ancor più suggestivo dalla nebbia calata sul circuito tricolore, l’arena di Monte Prat ha riservato ancora una volta le grandi emozioni del ciclocross più puro.

Freddo, fango, salite impegnative e discese tecniche hanno allungato il lotto dei tanti atleti e delle tante atlete che si sono presentati ai nastri di partenza.

Successo netto per Jakob Dorigoni (Team SudTirol Campana Imballaggi) nella gara riservata agli juniores che si è decisa in favore del già campione italiano dopo una avvincente sfida con Michele Bassani (Work Service) andata in scena nelle primissime tornate. A completare il podio è stato il laziale Antonio Folcarelli (Promo Cycling).

Tra le donne esordienti del primo anno da registrare il successo della friulana Elisa Rumac (Team Granzon) che ha preceduto la figlia d’arte Lucia Bramati (Bramati) e Isabelle Fantini (Team Barba); fuga per la vittoria, tra le esordienti secondo anno, di Nicole Pesse (Gs Cicli Fiorin) mentre tra le allieve, a vestire il tricolore sono state Alessandra Grillo (Gs Cicli Fiorin) e Nicole Fede (Cadrezzate).

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I Campionati Italiani si sono conclusi con il brindisi sul podio tra Gioele Bertolini, Enrico Franzoi e Cristian Cominelli E con la consegna delle d)maglie tricolori da parte del presidente della FCI, Renato Di Rocco, a Luisa e Daniele Pontoni.

TRICOLORE INDIMENTICABILE – Una rassegna tricolore indimenticabile, quella andata in scena sul circuito ricavato nell’arena naturale di Monte Prat che ha premiato i migliori atleti al via, chiamati a dimostrare tutto il proprio valore su di un tracciato decisamente impegnativo. Nemmeno la nebbia che ha caratterizzato la seconda giornata di gare è riuscita a fermare il pubblico delle grandi occasioni che si è radunato, puntuale, sull’altipiano friulano per assistere a delle gare sempre vive ed emozionanti. Da applausi i successi di Gioele Bertolini (Gs Esercito), Nadir Colledani (Trentino Cross Smp) ed Eva Lechner (Gs Esercito) che hanno regalato alle stelle del ciclocross italiano i titoli più ambiti.

Soddisfatto e visibilmente emozionato, Daniele Pontoni: “Ho pianto prima sul palco quando Renato Di Rocco ci ha consegnato le maglie tricolori. La soddisfazione più grande sono i complimenti e gli elogi che stiamo ricevendo da pubblico, addetti ai lavori e atleti. Sapevamo che sarebbe stato un impegno difficile e gravoso. Qui bisognava creare tutto dal niente. I volontari sono stati la nostra forza trainante, per rendere possibile tutto questo. Oggi ho girato tutto il percorso, l’area team, il  parcheggio,  controllato tutto e posso dire che abbiamo superato alla grande questa prova. Monte Prat ora deve capire se vuole diventare grande o rimanere quello che è. Questo posto ha grandi potenzialità. Quando ho disegnato il percorso mi sono messo in mezzo al prato e mi sono detto: voglio ragionare da organizzatore più che da atleta. Ho cercato di dare vita a qualcosa di spettacolare che si potesse seguire anche stando fermi in un solo punto” ha spiegato Pontoni che ha aggiunto “Voglio ringraziare la Regione Friuli Venezia Giulia, Gemona Città dello Sport, la provincia di Udine e il comune di Forgaria che ci sono stati vicini e ci hanno fornito tutto il loro appoggio. Grazie anche a Selle SMP, Turismo 85, You&Bike, Vitalnutrition, Latteria Soligo e Graphistudio che hanno creduto nel nostro progetto e ci hanno sostenuto con generosità”.

Una gioia doppia per Daniele Pontoni che oggi ha potuto festeggiare anche il tricolore Under 23 con Nadir Colledani. “Lui è il mio campione italiano under 23. Oggi girava con tempi molto vicini, se non migliori di Bertolini che ha vinto tra gli Elitè. E’ un atleta di di grande talento. Deve però imparare a correre anche su strada e per questo lancio un appello a Olivano Locatelli affinchè lo prenda per insegnargli a fare anche lo stradista” ha concluso Pontoni.

Sorriso largo per Nadir Colledani (Trentino Cross SMP) capace di essere profeta in patria e di portare a casa un titolo pesantissimo: “Vincere a Monte Prat, per me che sono di San Daniele del Friuli, è una grandissima soddisfazione. Una vera emozione correre in casa fra amici e parenti che facevano il tifo per me. Una gara così dura non me l’aspettavo. Ho iniziato subito a guidare la bicicletta come volevo e come mi ha insegnato Daniele Pontoni. Poi, quando sono rimasto solo, ho continuato a spingere perchè volevo dimostrare che da under 23 posso competere con la massima categoria”.

La gara più attesa, avvolta nella nebbia di Monte Prat, ha sorriso a un Gioele Bertolinidavvero straordinario: “Finalmente è arrivato anche per me il titolo tra gli elite. Correre con la categoria maggiore è stato un azzardo ma è andata bene. Il percorso è cambiato molto in questi giorni, anche da una gara all’altra. Bisognava saper guidare bene senza esagerare, un qualunque piccolo errore poteva essere fatale. Ho provato subito a togliermi di ruota gli avversari più pericolosi, così sono riuscito a prendere il largo e a gestire poi il mio vantaggio. Questo era un obiettivo stagionale, ora andrò a giocarmi in Coppa del Mondo e al Campionato del Mondo le mie carte con maggior tranquillità”.

A MONTE PRAT SI PARLA GIA’ DI MONDIALE“Un percorso da mondiale” queste le prime parole di Enzo Cainero organizzatore sportivo friulano che fin dall’inizio ha sostenuto l’idea di Daniele Pontoni di mettere in piedi, a distanza di 20 anni dall’ultimo evento, una prova tricolore di ciclocross a Monte Prat. “Se Daniele Pontoni dovesse decidere di organizzare il mondiale di ciclocross qui a Monte Prat sarei il primo a sostenerlo” continua Cainero. “Il percorso è perfetto per una prova iridata. Il circuito sembra assolutamente al pari di quelli del Belgio o dell’Olanda. E organizzare un mondiale significa veder arrivare almeno centomila persone, belgi, olandesi, danesi e tedeschi. Sarebbe una grande festa di popolo e di ciclismo. Comunque complimenti a Daniele Pontoni che è riuscito a trasformarsi da campione in sella ad ottimo organizzatore di ciclismo. Do un bel dieci e lode a Daniele e Luisa Pontoni. E un grazie a tutta l’organizzazione e ai tanti volontari che si sono impegnati nello svolgersi al meglio di questo importante evento”.

Soddisfatto anche Enzo Agnola consigliere regionale della Regione Friuli Venezia Giulia. “Qui a Monte Prat abbiamo registrato l’arrivo per quattro giorni di qualche migliaio di spettatori e addetti ai lavori per un evento che ha dato grande lustro al nostro territorio. territorio quello di Forgaria nel Friuli e Monte Prat che sono un connubio perfetto di turismo e sport. E proprio il campionato italiano di ciclocross ha dato il via ad una serie di progetti per lanciare in futuro questa zona”.

Parole di elogio anche da parte del presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco arrivato a Monte Prat proprio questa mattina. “Sembra di stare in un mondiale del Nord. Fango, pioggerellina, nebbia, un tracciato altamente selettivo e tecnico, che servirà per comporre la nazionale che andrà ad affrontare il mondiale a Zolder in Belgio a fine gennaio. Complimenti a Daniele Pontoni e a tutto il suo staff per l’ottima macchina organizzativa che ha fatto funzionare un evento tricolore impegnativo vista la zona dell’Altipiano di Monte Prat”.

Un grazie anche a nome della Regione Friuli Venezia Giulia da parte dell’assessore Gianni Torrenti che con tutta la giunta hanno creduto fortemente in questa due giorni tricolore. Grande lavoro anche per l’amministrazione comunale di Forgaria nel Friuli, con il sindacoPierluigi Molinaro e l’assessore allo sport Marco Chiapolino. “Una grande finestra sul mondo per il nostro territorio” hanno dichiarato in coro i due amministratori. “Il grande afflusso di gente e le nuove tecnologie hanno fatto conoscere il nostro altipiano, luogo perfetto per praticare sport e immergersi nella natura. E’ stato un grande sforzo e un gran lavoro per tutti ma i risultati sono più che soddisfacenti e per questo dobbiamo ringraziare Daniele Pontoni che ha voluto fortemente questo campionato italiano. Pensare in grande, a questo punto, è normale. Da domani ci siederemo attorno ad un tavolo e inizieremo a programmare tutto ciò che serve per provare a portare qui anche una gara iridata”.