Omicidio di Gemona: c’è una confessione di Mailyn
Mailyn Castro Monsalvo avrebbe reso confessione ai carabinieri, al loro arrivo alla villetta, allertati dalla stessa donna, prima di chiudersi in un silenzio, espressione di una depressione già in atto, aggravata dall’omicidio commesso insieme con la suocera, Lorena Venier, del figlio di quest’ultima e suo compagno.
I carabinieri hanno cristallizzato anche le confessioni di Lorena in una registrazione audio (26 minuti e 10 secondi) con il cellulare, riversata poi su supporto informatico, e considerata dal gip, “pienamente utilizzabile”.
Sarebbero stati non uno, come si sapeva finora, ma almeno due i tentativi di Lorena Venier di evitare che la nuora, confessasse l’omicidio commesso a Gemona insieme di Alessandro Venier, rispettivamente figlio e compagno.
Mailyn, prima della telefonata del mattino in cui chiedeva soccorso richiamando i carabinieri, in nottata aveva già telefonato al 112. Ma in quel caso Lorena era riuscita a bloccarla e la giovane aveva detto al telefono di aver chiamato per presunti rumori sentiti nell’abitazione, convincendo poi gli operatori che si era trattato di un malinteso.
