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Niente luce in fondo al tunnel per i lavoratori dello spettacolo Fvg

«Interventi immediati a sostegno del reddito, ma anche iniziative capaci di creare lavoro e opportunità per le elevate professionalità presenti nel settore».
A chiederlo sono i lavoratori dello spettacolo del Friuli Venezia Giulia, attraverso i sindacati di categoria Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil, in una nota con cui rinnovano la richiesta di un incontro urgente con l’assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli, già inviata la scorsa settimana alla vigilia del sit-in di protesta organizzato a Udine. Ottenere un reddito di continuità e il riconoscimento dello status di lavoratori intermittenti della cultura e dello spettacolo. Snellire gli adempimenti burocratici che ostacolano le assunzioni e un adeguato riconoscimento delle professionalità presenti nel settore. Distribuire i fondi stanziati dal Fus tra tutte le ditte e i lavoratori che ne avrebbero beneficiato. Creare un comparto unico della cultura e dello spettacolo che salvaguardi il professionismo e inoltre, anche attraverso la creazione di un albo. Queste le principali rivendicazioni al centro della mobilitazione nazionale del settore, cui si somma, a livello regionale, la richiesta di un tavolo di confronto tecnico-istituzionale per la creazione di «un sistema virtuoso della cultura e dello spettacolo in Friuli Venezia Giulia, che tuteli e sostenga le eccellenze di oggi e di domani». Da qui e dalla perdurante crisi di tutto il comparto, dove sono pochissime le realtà tornate in attività ed è molto forte l’impatto sui lavoratori diretti e dell’indotto, la necessità di un incontro in tempi stretti con l’assessore.