Cultura

Il dialogo d’arte Buset-Mazzucco a Ospedaletto di Gemona

Titolo dell’evento:  DIALOGHI: MELANIA MAZZUCCO E VITTORIO BUSET

Luogo: Priorato di Santo Spirito a Ospedaletto (Sale del teatro e chiesa)

Data: giovedì 12 maggio 2016

Ore: 18:30  Inaugurazione della personale “RITORNO: L’ARTE DI P. VITTORIO BUSET

TRA IL 1976 E IL 2016”

Intervento del critico d’arte e curatore della mostra Alessandra Santìn

 

20:00  Melania Mazzucco e p.Vittorio Buset dialogano su “Il museo del mondo”

di M.Mazzucco, ed. Einaudi

Intervento di Loredana Bortolotti

Accompagnamento all’arpa d Emanuela Battigelli

 

Mostre: alla mostra delle opere di padre Buset si affiancherà un’esposizione di

alcuni lavori di Pietro Russo, artista legato alle terre gemonesi, che vive e

lavora a Venezia.

Orari: dopo l’evento del 12 maggio, le mostre saranno aperte fino al 12 giugno, tutti

sabati (dalle 14:00 alle 18:00) e tutte le domeniche (dalle 10:00 alle 18:00).   Aperture fuori orario possono essere richieste al contatto info: e20.ospedal@gmail.com

LA PRESENTAZIONE DELL’INIZIATIVA

campo scuola giochiGiovedì 12 maggio 2016, presso i locali del Priorato di Santo Spirito di Ospedaletto (sala del teatro e chiesa parrocchiale) si terrà l’evento “Dialoghi: Melania Mazzucco e Vittorio Buset”.

In realtà si tratta di un doppio evento, ma i due momenti sono così strettamente correlati tra loro, per la tematica e per i protagonisti, da fondersi l’uno nell’altro, assumendo la configurazione di un unico appuntamento.

Padre Vittorio Buset ritorna nella comunità di Ospedaletto a quarant’anni dal primo incontro. Vi era giunto come volontario nell’estate del ’76. Aveva messo a disposizione le sue competenze di insegnante, artista e animatore prestando servizio al Campo Scuola San Marco, presso il lago Minisini.  Le relazioni costruite durante quell’estate con le famiglie e la comunità locale non si sono mai interrotte.

Nel frattempo, però, lasciata Vicenza (dove a lungo ha prestato la sua opera presso il Patronato Leone XIII e ha insegnato arte insegnante in una scuola media) padre Vittorio si è trasferito a Venezia, a Madonna dell’Orto, dove svolge il suo servizio sacerdotale, lavora alle sue opere nel piccolo studio, partecipa attivamente alla vita artistica della città e ricopre la carica di Cappellano nella Scuola Grande di San Rocco.

In occasione del 40ennale del terremoto Ospedaletto ha voluto organizzare una mostra delle opere di padre Vittorio, come omaggio all’artista e all’uomo che per tanti anni, a cominciare da quell’estate del ’76, è stato una presenza amica, sempre pronta a offrire sostegno, in particolare nella gestione dei campeggi parrocchiali e nelle occasioni speciali della vita della piccola comunità.

Attraverso padre Vittorio, Ospedaletto vuole ricordare con gratitudine tutti i volontari che, in diversi modi, hanno offerto amicizia e sostegno dopo gli eventi del ’76.

Così, giovedì 12 maggio alle ore 18:30 si inaugurerà la mostra “RITORNO: L’ARTE DI P. VITTORIO BUSET TRA IL 1976 E IL 2016”, che espone alcune opere realizzate con la tecnica dell’encausto (tecnica che l’artista Buset privilegiava negli anni del terremoto), alcune sculture, e le opere recenti che egli realizza dando vita nuova a materiali di recupero (in particolare pezzi di legno, di ferro e sabbie delle coste veneziane).


Melania Mazzucco
è scrittrice romana, vincitrice di numerosi premi letterari tra cui il Premio Strega 2003 con il romanzo “Vita” (Einaudi).

Conosce padre Vittorio a Madonna dell’Orto, dov’è custodita la tomba del Tintoretto.

Lei ha raccontato la vita del grande pittore veneziano nel romanzo “La lunga attesa dell’Angelo” (Rizzoli, 2008), e ancora in “Jacomo Tintoretto & i suoi figli. Storia di una famiglia” (Rizzoli, 2009).

Dall’interesse comune per l’arte e per il pittore veneziano nasce l’amicizia sincera che li lega.

Il dialogo tra padre Vittorio e Melania, cui assisteremo giovedì 12 maggio, ore 20, nella chiesa di Ospedaletto, si incentrerà sul libro “Il museo del mondo” (Einaudi, 2013) in cui Melania Mazzucco ha raccolto gli scritti che, per un anno, ha settimanalmente dedicato alla presentazione di un quadro sulle pagine del quotidiano “La Repubblica”: cinquantadue settimane, cinquantadue capolavori da descrivere e raccontare. Scegliendo alcune di queste opere, Melania e padre Vittorio ci racconteranno i loro dialoghi con l’arte, svelandoci intrecci tra esperienze di vita ed emozioni, tra amicizia e bellezza.

La mostra di padre Vittorio Buset resterà aperta per un mese, dal 12 maggio al 12 giugno.

In occasione della chiusura, il 12 giugno, verrà ricordata l’esperienza del Campo Scuola San Marco, con un incontro tra i protagonisti di allora: gli ex ragazzi e i tanti volontari che da maggio a settembre animarono le attività didattiche e ricreative.

Campo scuola tendeIl Campo Scuola San Marco, così chiamato in segno di gratitudine per il Battaglion San Marco che aveva donato le due enormi tende-aula, fu un’esperienza straordinaria che – grazie all’iniziativa degli insegnanti della scuola di Ospedaletto e con il contributo di tanti volontari, tra cui padre Vittorio – raccolse  quasi un centinaio di bambini sui prati intorno allago Minisini, allontanandoli dalle tendopoli e dalle macerie delle borgate gemonesi. Fin dai primissimi giorni dopo le scosse distruttive, i bambini che arrivavano al Campo venivano impegnati per tutta la giornata, dalle 9:00 alle 17:00, in attività formative di ricerca ambientale, attività artistiche e gioco. Le  scosse dell’11 settembre, e poi quelle più devastanti del 15, chiusero in modo brusco l’esperienza che, tuttavia, fu ripresa e continuò, portata avanti con convinzione dagli insegnanti locali, dando vita prima alla scuola integrata e poi alla scuola a tempo pieno di Ospedaletto.

Il 12 giugno, tempo permettendo, i protagonisti di allora si incontreranno ancora sui prati dove 40 fa sorgevano le tende del Campo Scuola: sarà ancora una volta l’occasione per esprimere a tutti i volontari il grazie sincero della comunità che ancora ricorda con commozione e gratitudine quel grande abbraccio di solidarietà da cui si è sentita circondata.