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Serracchiani blinda la Protezione civile e accelera sul numero unico

“La Protezione civile del Friuli Venezia Giulia non la tocca nessuno”. Lo ha ribadito la presidente della Regione Debora Serracchiani davanti all’imponente platea della XVII Giornata del Volontariato di Protezione civile regionale raccoltasi nel comprensorio fieristico di Pordenone. Serracchiani, nel dire un “grazie a tutti i volontari per il lavoro straordinario che fate”, ha chiarito che “la Regione Friuli Venezia Giulia mantiene la propria Protezione civile nell’autonomia con la quale è stata da sempre gestita, a prescindere dagli interventi legislativi, che servono semplicemente a far sì che il nostro modello diventi tale anche per il resto d’Italia e quindi affinché ci siano linee guida comuni che possa essere utilizzate da tutti e in tutti i territori del nostro Paese”.

prot civile raduno on 2Serracchiani ha ringraziato il direttore centrale della Protezione civile regionale Luciano Sulli e il suo predecessore Guglielmo Berlasso, che “ha fatto un ottimo lavoro”, e ha indicato come priorità da qui in avanti il numero unico per le emergenze. Si tratta di “un impegno che dobbiamo portare fino in fondo” e che farebbe del Friuli Venezia Giulia “la seconda regione d’Italia a dare risposta a una direttiva europea ormai datata”. Il numero unico, ha spiegato la presidente della Regione, “ci serve per rispondere prontamente e con più efficienza alle emergenze e anche per riuscire a coordinarci al meglio con tutte le altre forze in campo”.

Quindi il passaggio sul quarantennale del terremoto del Friuli, che ricorrerà nel 2016. “Non vorrei che fosse solo una commemorazione – ha rilevato la presidente della Regione – ma che fosse l’anno in cui rilanciamo una Protezione civile rinnovata che parla ai giovani e che cresce nella formazione”. Alla Giornata del Volontariato di Protezione civile sono intervenuti l’assessore regionale competente Paolo Panontin, che ha tratto un bilancio di metà mandato, e il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello.

Si è collegato in videoconferenza con la Fiera di Pordenone il capo nazionale della Protezione civile Fabrizio Curcio, reduce dalla celebrazione al Quirinale della Giornata internazionale del Volontariato. Secondo Curcio, “il Friuli Venezia Giulia incarna in maniera eccellente” i valori di generosità e di competenza che si abbinano nell’attività di volontariato della Protezione civile e l’integrazione tra i volontari e le istituzioni che vede “il volontario come espressione del territorio e anello di congiunzione con chi il territorio lo deve governare”.

I DATI DI SQUADRE ED INTERVENTI

Panontin ha ricordato che, dopo un 2013 caratterizzato dall’emergenza incendi e un 2014 segnato da piogge, neve e allagamenti, “il 2015 è stato un anno felice sotto il profilo delle emergenze, ma non possiamo non aspettarci che qualche evento negativo si verifichi sul campo meteo, specie sul fronte dei fiumi o di fenomeni alluvionali”.

sulli panontin
L’assessore Panontin e il direttore Sulli

La Protezione civile del Friuli Venezia Giulia ha impiegato mediamente, negli ultimi due anni e sei mesi, 24mila volontari all’anno per più di 60mila giornate-uomo di lavoro. Panontin ha ricordato che gli interventi sul territorio sono stati 110 nel 2014 per 6,5 milioni di euro e 163 nel 2015 per un valore di 20 milioni di euro. Oltre alle emergenze interne, i volontari hanno offerto il loro supporto in Puglia, Emilia Romagna e Liguria, ma anche all’estero, come in Bosnia Erzegovina nel 2014. Accanto al nuovo impegno nell’assistenza ai richiedenti asilo, va annoverato il contributo stabile alla sicurezza di grandi eventi come il Giro d’Italia nel 2013 e 2014, la visita del Papa a Redipuglia e il Raduno degli Alpini nel 2014 e il 55esimo anniversario delle Frecce Tricolori nel 2015.

Sotto il profilo delle realizzazioni nel biennio 2014-2015, Panontin ha evidenziato l’attivazione del Centro funzionale decentrato, che oggi garantisce il sistema di allerta regionale per le avversità di carattere meteorologico, idrogeologico e idraulico. La struttura, alla quale concorrono la Protezione civile regionale e l’Arpa, attraverso l’Osmer, è collegata con il Dipartimento nazionale. Nel 2014 è stato completato il Piano regionale delle emergenze di protezione civile, che mette a sistema i 216 Piani comunali e usufruisce di una vera e propria sala operativa virtuale grazie al portale web dedicato.

Altro aspetto fondamentale l’investimento nella formazione, “funzionale – ha osservato l’assessore – a creare una nuova cultura di protezione civile, in particolare rivolta ai nostri giovani, che devono essere incuriositi e con i quali bisogna usare i social”.

protcivilemezziSi calcola che i volontari di Protezione civile siano diecimila e oltre. Limitandosi ai volontari registrati dai Gruppi comunali e dalle associazioni il totale in regione è di 9.714, di cui 7.054 di gruppi comunali e 2.660 di associazioni. I gruppi comunali sono così distribuiti: 4.256 in provincia di Udine, 1.723 in provincia di Pordenone, 830 in provincia di Gorizia e 245 in provincia di Trieste.

Come ha reso noto Luciano Sulli, l’attività prevalente dei volontari di Protezione civile nel biennio 2014-2015 è stata la prevenzione (38%), seguita dalla formazione (18%) e da attività di supporto alle richieste dei sindaci (13%). Il maggior numero di giornate uomo è stata dedicata ai bastioni di Palmanova (998) e ai campi di accoglienza per i richiedenti asilo (918), seguita dalla visita del Pontefice a Redipuglia (866).

Di particolare importanza i 2.446 viaggi dedicati dal 2009 a oggi al servizio di trasporto cordone ombelicale che, come ha ricordato Sulli, “ha permesso di salvare molte vite umane”. Sotto il profilo delle attrezzature i volontari della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia possono contare su 850 mezzi, tra cui 210 fuoristrada, 216 furgoni, 38 natanti e due ambulanze. Tra le dotazioni spiccano 470 generatori, 186 torri faro, 34 motofaro e 856 tra pompe ed elettropompe da utilizzare per fronteggiare allagamenti e situazioni alluvionali. Per combattere gli incendi ci sono a disposizione 78 moduli, 38 dei quali elitrasportabili.