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Rigolato, in Municipio acque sempre più agitate

di DAVID ZANIRATO

Acque sempre più agitate in maggioranza a Rigolato. Dopo la doppia sfiducia patita nei mesi scorsi durante le sedute di consiglio comunale dedicate alla discussione sullo statuto ed atto costitutivo della futura Uti della Carnia (bocciati nonostante il parere favorevole del primo cittadino in sede di conferenza dei sindaci), la squadra guidata da Emanuela Gortan Cappellari ha patito una nuova spaccatura in occasione dell’ultima riunione del consesso tenutasi il 30 novembre scorso.

Emanuela Gortan Cappellari
Emanuela Gortan Cappellari

Il nuovo “casus belli” stavolta è stato originato dal punto all’ordine del giorno dedicato alla presa d’atto della Petizione popolare sul servizio idrico nei comuni montani, sottoscritta da 284 elettori su 460 abitanti del comune per chiedere “che la Regione provveda con urgenza a legiferare in materia di servizio idrico e che in tale contesto preveda che la gestione di tale servizio nel territorio montano sia affidata al Comune singolo, indipendentemente dal numero dei suoi abitanti, o associato con altri viciniori”. Un punto trasformatosi alla fine in un test di tenuta della stessa maggioranza.

Come si può apprendere dagli atti della seduta, all’illustrazione del documento da parte del consigliere Giuseppe Bearzi, è seguito l’intervento del sindaco che ha spiegato che “per convincimento personale e per coerenza con gli atti precedentemente adottati a maggioranza” non poteva esserci un voto favorevole, citando a tal proposito l’acquisto di una quota delle azioni di Carniacque cedute da Hera e il mantenimento della propria partecipazione nella società gestore del servizio idrico carnico.

Dal canto suo il gruppo di minoranza (Michela Buranello, Daniele Candido, Oscar Lido D’Andrea e Paola Di Sopra) per protesta ha abbandonato i lavori consiliari e in aula è rimasta solo la maggioranza; il sindaco ha quindi chiesto un voto di fiducia sulla proposta di delibera. L’atto di delibera alla fine è passato con il voto favorevoli di 5 consiglieri, mentre si sono astenuti gli altri 4 presenti ovvero il sindaco stesso, il suo vice Gino Candido, Margherita Lepre e Patrick Bitussi.

Paola Di Sopra
Paola Di Sopra

Alla luce di quanto accaduto la capogruppo di minoranza Paola Di Sopra ha spiegato: “Ce ne siamo usciti sedendoci tra il pubblico perché noi non intendiamo far parte di questo teatrino; ancora una volta il sindaco è stata messa in minoranza dai suoi; per quanto ci riguarda già in un precedente punto all’ordine del giorno avevamo esternato le nostre preoccupazioni per l’inerzia e l’inefficienza da parte del sindaco e della sua maggioranza; sono diversi i punti del programma non ancora presi in esame o addirittura disattesi. Manca la condivisione come nel caso dello Statuto dell’Uti, sono continui i dissensi da parte dei membri della sua squadra, abbiamo appreso all’inizio dell’anno delle dimissioni di un assessore, poi del coordinatore della Protezione Civile. Non ci risulta sia stato neppure predisposta una bozza del bando per l’affidamento della gestione della Casa per Anziani, iniziativa cardine per il nostro comune. Il nostro compito – conclude Di Sopra – l’abbiamo svolto, attendiamo di sapere come intenderà comportarsi il sindaco”.

Da noi contattata più volte, il primo cittadino non ha risposto al telefono.