Coopca, i sindaci carnici scrivono a Legacoop e Confcooperative

Proponiamo la Lettera
aperta indirizzata dai sindaci carnici ai presidenti nazionali di Legacoop e Confcooperative sulla vicenda Coopca.

 
Egregi Mauro
Lusetti, presidente di Legacoop e Maurizio Gardini, presidente di
Confcooperative.

 

C’è un
luogo quassù – lassù per voi – a nord est del Nordest dove la cooperazione sta
per subire un colpo mortale.

 

Pur
nutrendo massima fiducia nella azione della commissaria giudiziale volta
all’avvio di azioni di salvataggio dell’azienda, se entro brevissimo non ci
saranno altre offerte per rilevare negozi e centro di distribuzione della
Coopca, centinaia di persone perderanno il lavoro, altre centinaia di soci
prestatori diranno addio alla speranza di riavere i propri soldi, così come i
fornitori. L’impatto sociale sul territorio avrebbe una dimensione imponente,
non recuperabile.

 

Per
questo ci rivolgiamo a voi, perché solo uno scatto di solidarietà e mutualismo
possono salvare questa terra da una sciagura economica e sociale.

 

Non vi
stiamo chiedendo di mettere soldi, o perlomeno non solo soldi come foste un
bancomat, perché non vi consideriamo tale. Vi chiediamo di entrare convinti in
questa partita, come parte attiva e gestionale, in nome dei valori che la
cooperazione possiede per dovere e volere. Vi scriviamo perché crediamo che
solo il mondo cooperativo possa salvare un proprio satellite uscito dall’orbita
e prossimo a implodere.

 

La
situazione della COOPCA Società Cooperativa Carnica di Consumo è nota: ad oggi
il concordato si regge sulle proposte di acquisto di alcuni punti vendita,
un’operazione insufficiente a coprire il debito privilegiato e che lascia
scoperti soci prestatori e fornitori. Diverse centinaia di soci prestatori che
perdono i risparmi di famiglia di una vita, centinaia di lavoratori che perdono
il posto, l’indotto economico legato alla cooperativa che perde credito e
possibilità di lavoro, questa è la fotografia di ciò che sta per accadere.

 

Un inciso
è necessario: se su chiamata della Regione FVG non fosse già intervenuto il
mondo della cooperazione, attraverso Coop Nordest che ha rifornito gli scaffali
di prodotti e poi presentato l’offerta per alcuni negozi, non saremmo qui a
scrivere ma a contare le vittime del fallimento. La sua offerta è stata essenziale
a fianco di quelle di altri soggetti e di questo gliene siamo grati.

 

Ma non
basta. Perciò chiediamo uno scatto d’orgoglio che vada oltre il mero discorso
imprenditoriale di costi e ricavi, che ogni attore economico deve sì fare, ma
che nella cooperazione si fonde con lo scopo mutualistico; chiediamo a voi di
partecipare attivamente a una proposta di rilancio, di essere protagonisti,
gestori di una “rifondazione” della cooperazione di consumo in questo
territorio, attraverso un progetto che affronti con coerenza una dignitosa
ipotesi alternativa, un’ipotesi cooperativa che merita di essere approfondita
con rispetto, prima di accettare impotenti il "disastro". Lo spirito
cooperativo questo è e questo ha fatto da sempre.

 

Parliamo
di rifondazione perché se siamo arrivati fino a qui significa che quello
spirito si è smarrito nel tempo ed errori di gestione, sui cui profili e
responsabilità sta lavorando la magistratura, l’hanno svilito.

 

Vi
scriviamo da una terra, dove più di cento anni fa (nel 1906) prese corpo la
Cooperativa Carnica di consumo. Lo facciamo con forza tutti e 28 i sindaci
della Carnia.

 

Solo
partendo dagli ideali e dalle pratiche che la cooperazione possiede, senza
fermarsi a un mero discorso imprenditoriale possiamo sperare che i prossimi
giorni lavoratori, creditori e fornitori possano tenere viva la speranza.

 

Ve lo
chiede un territorio attraverso i suoi rappresentanti istituzionali, i sindaci;
ve lo suggerisce lo scopo per cui siete nati. Costerà fatica, più che soldi, la
fatica che è quotidiana compagna della vita in terra di montagna. Non
lasciateci soli.

 

Per
questo vi chiediamo con la massima urgenza che il caso richiede un vostro
cortese riscontro.

 

Distinti
saluti,

 

Francesco Brollo,
sindaco di Tolmezzo

Laura Zanella, sindaco
di Amaro

Michele Benedetti,
sindaco di Ampezzo

Marlino Peresson,
sindaco di Arta Terme

Gianni Borghi, sindaco
di Cavazzo

Luca Boschetti, sindaco
di Cercivento

Flavio De Antoni,
sindaco di Comeglians

Franco Menegon, sindaco
di Enemonzo

Clara Vidale, sindaco
Forni Avoltri

Lino Anziutti, sindaco
di Forni di Sopra

Marco Lenna, sindaco
Forni di Sotto

Alcide Della Negra,
sindaco di Lauco

Giorgio Morocutti,
sindaco di Ligosullo

Mara Beorchia, sindaco
di Ovaro

Massimo Mentil, sindaco
di Paluzza

Ottorino Faleschini,
sindaco di Paularo

Verio Solari, sindaco di
Prato Carnico

Andrea Martinis, sindaco
di Preone

Ermes De Crignis,
sindaco di Ravascletto

Giulio Bonanni, sindaco
di Raveo

Emanuela Gortan
Cappellari, sindaco di Rigolato

Pietro Gremese, sindaco
di Sauris

Coriglio Zanier, sindaco
di Socchieve

Manlio Mattia, sindaco
di Sutrio

Luigi Cortolezzis,
sindaco di Treppo Carnico

Renzo Lunazzi, sindaco
di Verzegnis

Romano Polonia, sindaco
di Villa Santina

Giovanni Battista
Molinari, sindaco di Zuglio