A Gemona è tempo di “Elementi sotterranei”

Mancano pochi giorni all’esplosione
creativa dei 60 writers e street artists in arrivo da tutto il mondo a
Gemona del Friuli per l’Edizione X 
di “Elementi
Sotterranei
”, il festival internazionale di street art
che dal 29 maggio al 7 giugno coinvolgerà tutta la città. Gli artisti si
impegneranno a dipingere 2000 metri
quadri
di cemento per riqualificare e abbellire con le loro opere i muri
della città distrutta nel 1976 da un devastante terremoto.

Il tema di quest’anno, Energie, vuole
stimolare la riflessione su come l’essere umano usi e trasformi le diverse
risorse in suo possesso in ambito ambientale, tecnologico e sociale, per lo
sviluppo del pianeta, del proprio status e delle relazioni interpersonali. L’obiettivo
è creare occasioni di confronto e dibattito attraverso conferenze, laboratori e
il writing.

 

Gli artisti – tra cui due donne, D.Ninja
dal Brasile e Yu-Baba dalla Bielorussia – arriveranno da tutta
Italia, dalla Bulgaria, dalla Spagna, dalla Slovenia, dalla Croazia,
dalla Germania, dalla Polonia, dall’Olanda e dal Perù. Solo
per fare alcuni nomi:
Robert Proch e Sepe
dalla Polonia, Telmo Miel dall’Olanda, Does dal Brasile, Corn79 e Vesod di Torino,
Wesh, Sosta, Ricro, Raba, Mr.Blob, Mate, Cheone, Boost e Asker da Milano, Boobie, Carlso Bobi, Made514,
Orion e Yama da Padova, Peeta, Sly
da Venezia, Agonisticko e Zone1 da Trieste
; inoltre lo spagnolo Malakkai, direttore artistico della scorsa
edizione.

Per tanti sarà la prima volta a
Gemona, altri sono ormai degli affezionati frequentatori di Elementi
Sotterranei.

 

In parallelo al lavoro dei writers professionisti, anche in questa edizione
del festival, saranno proposte attività di vario genere per incoraggiare nuove
riflessioni sul tema e coinvolgere il maggior numero di persone di ogni età. Ci
saranno laboratori didattici e creativi
per bambini, workshop di graffiti e di pittura, proiezioni, concerti, incontri
e tante altre iniziative culturali
.

 

I Bravi Ragazzi, prima di ESX, saranno impegnati a Tolmezzo sabato 23
maggio
per
Homepage Festival. Dalle 11 alle 19 all’autostazione, otto street artist, si
alterneranno per riqualificare con opere d’arte la struttura, luogo di grande
afflusso, che ospita numerose attività esercenti: l’arte di espressione
pittorica e culturale in contesti urbani viene quindi trasportata per la prima
volta a Tolmezzo grazie alla partnership tra Homepage ed Elementi Sotterranei.

 

 

Entrando poi nel vivo di
ESX, in calendario tra i vari eventi – oltre al live painting dalle ore 10 tutti
i giorni del festival con gli oltre 60 artisti invitati e le loro bombolette spray, colori acrilici e
grandi pennelli in via Sofia Pecol –
il 29 maggio alle 18
al Palazzo Elti di via Bini – in collaborazione con Casa Cavazzini – “STREET ART,
un dialogo sui muri. Festival ed Esperienze di creatività urbana in Europa” con
Pedro Soares Neves (Portogallo), Riccardo “Corn79” Lanfranco (Torino) e
Francesco Terzago (Milano) moderati da Luca Borriello, presidente di Inward. Un dialogo per confrontarsi
sul mondo dell’arte urbana e scoprire segreti e tecniche dei migliori writers
ancora a piede libero.
Alle 21,
alla
Corte del Centrale in via Bini,
il concerto dei Mole Moon Walktet di Belluno.

Il 2 giugno alle 17.30, l’incontro
“Acqua ed energia: sostenibilità e conflitti in Friuli Venezia Giulia” e il 5
giugno alle 17.30 “Acqua, energia e cambiamento climatico: sfide per la società
civile verso COP 21”, entrambi
all’Auditorium San Michele
in via Udine
E curati
da CeVi, il Centro di Volontariato Internazionale. Alle 21,
nella Palestra I.S.I.S. di Via Praviolai, musica con Shanti Powa
Orchestra (Alto Adige), Raphael (Genova), Fleck (Atene) & Mistafire
(Bristol).

Il 6 giugno alle 15, iniziano
i laboratori in via Sofia Pecol, con “Musica verde: l’Energia per suonare” a
cura di Abra Cadabra, durante il quale si potrà costruire strumenti musicali
con elementi della natura, ma anche kazoo, scaccia pensieri e il bastone della
pioggia. Seguirà “Street-art lab”, a cura di Mattia Campo dall’Orto e Kristian
Sturi: introduzione storica al writing, esercizi e tecniche di street-art e
improvvisazioni pittoriche. E per concludere, “L’energia del gesto”, a cura di
Valentina Dal Ben dove attraverso i movimenti, i ritmi e i colori si scoprirà
l’energia dei nostri gesti. E poi “Matite volanti”, in cui
disegnatori liberi raccontano il festival a colpi
di matita per descrivere il mondo dei writers un disegno dopo l’altro,
a cura di Giulio Calderini
e Tiziana D’Izzia. Appuntamenti anche in serata con la presentazione, alle 18 sempre
in via Sofia Pecol, del libro di Sara Pavan “Il potere della Carta” (Casa
Editrice AgenziaX), una raccolta di 12 interviste in forma narrativa sulla
nuova scena del fumetto italiano indipendente e autoprodotto. A conclusione,
dalle 21 in Palestra I.s.i.s., il suono dei Wooddrops, Maci’s Mobile, General
Levy & Bonnot; quest’ultimo è in tour mondiale con l’ultimo lavoro
“Forward”, in uscita per la Jungle Heritage Recordings: una sintesi tra le basi
elettroniche di Bonnot e le sonorità roots rock reggae, uniti all’inconfodibile
fast chat style di General Levy per uno spettacolo unico nel suo genere, pronto
a richiamare tutti i reggae massive.

 

Il 7 giugno, per gli
appassionati e i curiosi del genere, in calendario una giornata intensa con il live
painting del Dream Team, composto da Corn79 e Vesod di Torino, Robert Proch e
Sepe dalla Polonia, Telmo Miel dall’Olanda e Does dal Brasile. A seguire, una
jam session con tutti e 60 gli artisti internazionali e inoltre laboratori per
piccoli e grandi. Dalle 15, “Dall’Energia al Suono” a cura di Kaleidoscienza: giocando
e toccando si potrà scoprire che il suono è una forma di energia; attraverso un
percorso sensoriale, si sperimenteranno oggetti di uso comune per dare vita a
piccoli strumenti musicali comprendendo meccanismi fisici che consentono la
nascita del suono. Poi “Street-art lab”, a cura di Daker: esercizi, tecniche di
street art e realizzazione di un opera collettiva su pannelli, e “L’energia del
gesto”, a cura di Valentina Dal Ben, un laboratorio liberatorio di dripping
dove l’espressione astratta del corpo creerà un’opera d’arte collettiva “alla
Pollock”. E “Matite volanti”, a cura di Giulio Calderini e Tiziana D’Izzia.

 

Rispetto a una grande città, da un punto
di vista turistico, Gemona del Friuli offre la possibilità di passeggiare a
piedi e in bicicletta attraverso le opere di artisti in uno spazio contenuto
(56 km quadrati, di cui metà sono boschi). E’ possibile visitare in giornata
tutte le opere, suddivise in due percorsi fondamentali, quello lungo la
stazione dei treni e quello nel centro storico.

 

Grazie all’associazione culturale di promozione sociale "Bravi Ragazzi" – che organizza il festival Elementi
Sotterranei –
Gemona è diventata
un museo a cielo aperto riconosciuto a livello internazionale da tutti gli
artisti di arte urbana. Questi ultimi si fanno a loro volta portavoce per altri
colleghi creando un passaparola e una rete tangibile che con questa decima
edizione, avrà portato nella città a ridosso delle Prealpi Giulie 142 artisti,
grazie anche all’ospitalità degli abitanti di Gemona che li invitano
gratuitamente nelle loro case. 
Info:
www.elementisotterranei.net