Sacile-Gemona: l’assessore regionale Santoro incontra i sindaci

"Iniziare con la giusta collaborazione è fondamentale per rendere il
lavoro che ci aspetta più proficuo e trasparente". L’assessore regionale
alle Infrastrutture e alla Mobilità del Friuli Venezia Giulia
Mariagrazia Santoro ha incontrato i sindaci dei comuni
interessati dalla tratta Sacile-Gemona (presenti Sacile, Budoia, Aviano,
Montereale Valcellina, Maniago, Meduno, Fanna, Travesio, Pinzano al
Tagliamento, Cavasso, Castelnovo del Friuli, Gemona del Friuli) per
illustrare le linee guida dello studio di fattibilità per il recupero
della vecchia linea ferroviaria.

Lo studio di fattibilità verrà redatto dalla Ferrovie Udine Cividale
(FUC) S.r.l. secondo il Protocollo d’Intesa siglato lo scorso 29
dicembre tra la Regione Friuli Venezia Giulia, la stessa FUC e le
Comunità Montane del Friuli Occidentale e del Gemonese, Canal del Ferro e
Val Canale, la Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone
(CRUP), con l’intento di valutare la sostenibilità economico-finanziaria
della riattivazione della linea ferroviaria Sacile-Gemona.

"Il rapporto con il territorio è una modalità di lavoro della Giunta
regionale e così deve essere anche per la FUC nella realizzazione di
questo studio di fattibilità – ha detto Santoro -; lo studio servirà a
capire non solo quanto potrà costare l’eventuale riattivazione della
linea, ma anche quale sia l’impegno finanziario richiesto per portare a
regime la gestione".

La linea potrebbe diventare strategica per l’alto valore paesaggistico
dei territori attraversati, diventando così strumento di valorizzazione
turistica. "In quest’ottica sarà fondamentale considerare anche la
possibilità di collegamento con la rete ciclabile regionale ed in
particolare con la Ciclovia Alpe Adria Radweg (CAAR)".

All’incontro ha preso parte anche l’amministratore unico di FUC
Maurizio Ionico che ha ricordato come lo studio debba "definire il
contesto di riferimento, anche in termini di ruolo del collegamento
ferroviario, l’analisi della domanda potenziale, la definizione del
progetto, anche con la valutazione di una possibile riapertura della
linea ‘per fasi’ ".

Le risorse per realizzare lo studio di fattibilità ammontano a
40.000,00 euro, messi a disposizione dalle Comunità Montane e dalla
Fondazione CRUP, con un contributo di 10.000,00 euro ciascuna, e per la
restante parte ricomprese nel trasferimento annuale della Regione alla
Società FUC.