Asta del legno di risonanza certificato PEFC a Malborghetto.

Sabato 20 dicembre, a
Malborghetto-Valbruna,
si svolgerà la prima asta del legno di
risonanza certificato PEFC
. È la prima asta di questo genere
organizzata in Fvg, a cura del Comune di Malborghetto-Valbruna, in
collaborazione con la cooperativa Legno Servizi, l’Associazione
regionale Pefc e con il patrocinio della Regione. Al Palazzo
Veneziano, con inizio alle ore 10.00, saranno presenti il sindaco,
Boris Preschern; il vicepresidente della Giunta regionale, Sergio
Bolzonello; il presidente di Legno Servizi, Ermes De Crignis; il
famoso maestro liutaio Giobatta Morassi e la vicepresidente di Pefc
Italia, Maria Cristina D’Orlando.

L’intento dichiarato è quello
di valorizzare un prodotto raro e prezioso dei boschi regionali che,
da lungo tempo, alimenta le produzioni di altissima qualità di
artigiani liutai e strumentisti, anche friulani, noti e attivi in
tutto il mondo. I tronchi provengono dai boschi certificati Pefc del
territorio comunale di Malborghetto. Il legno di risonanza, così
chiamato perché serve a costruire strumenti musicali di
pregio, in particolare strumenti ad arco (violini, violoncelli,
contrabbassi), oltre ai pianoforti, ai clavicembali e alle chitarre,
è ricavato dall’abete rosso che possiede un legno leggero,
ma allo stesso tempo resistente, adatto a sopportare le
sollecitazioni dovute all’impiego dello strumento.

Alcuni costruttori di strumenti
utilizzano legno di specie provenienti dal Nord America quali l’abete
di Sitka o l’abete di Engelmann; ma l’abete rosso europeo rimane
il materiale preferito dalla maggior parte dei produttori di
strumenti musicali a corda. Il suo impiego principale, infatti, si ha
nella costruzione della tavola armonica, quella parte dello strumento
che riceve, amplia e trasmette i suoni che devono uscire melodiosi e
armonici, netti e chiari. Perché ciò sia possibile, il
legno di risonanza deve possedere caratteristiche di tipo strutturale
e anatomico, fisico, meccanico e acustico che lo rendono idoneo
all’impiego in campo musicale. Il legno di risonanza deve provenire
da tronchi diritti e cilindrici, in genere di buon diametro, a bassa
ramosità, esenti da difetti, di dimensioni sufficienti a
estrarre le tavole armoniche degli strumenti da realizzare. Il legno
è ritenuto idoneo se possiede anelli annuali di ampiezza
ridotta e costante, con un rapporto equilibrato tra legno totale e
legno estivo o tardivo e proprietà fisiche, acustiche e
meccaniche che favoriscono la trasmissione e la qualità del
suono.

In Italia, il legno di risonanza cresce
nella Foresta di Tarvisio in Fvg e in quella di Paneveggio in
Trentino ed è un’importante risorsa che porta ricadute
economiche alle aree forestali dove viene allevato, anche se le
quantità riscontrabili sono piccole, ma di grande valore. Si
pensi che in tutta Europa sono solo 9 i siti da cui si può
sperare di ricavare dei tronchi di risonanza; ben 2 sono in Italia e
il migliore, a detta degli esperti, si trova proprio in Fvg.