Comuni e Beni collettivi in dialogo

Il dialogo e la collaborazione fra Comunità titolari di Beni collettivi e Amministrazioni comunali possono offrire un contributo importante per superare l’attuale crisi, che non è soltanto economica, ma anche politica e ambientale.

Spinti da questa convinzione e forti delle esperienze maturate da anni, in diverse parti della regione (da Mereto a Carlino, da Campoformido a Polcenigo…), il Centro di volontariato internazionale “CeVi” e il periodico gemonese “Pense&Maravee”, in collaborazione con il Coordinamento regionale della Proprietà collettiva e con il Comitato frazionale per la gestione dei Beni civici di San Marco, venerdì 24 ottobre, organizzano il convegno “Oltre la crisi politica ed economica. Assetti fondiari collettivi e Amministrazioni comunali in dialogo”.

Nella chiesa di San Michele di Gemona, presso il duomo della cittadina pedemontana, con inizio alle 17.30, il dibattito sarà sollecitato dai contributi di tre prestigiosi relatori.

Michele Nicoletti, professore di Filosofia politica dell’Università di Trento e deputato, tratterà il tema: “Crisi della sovranità e della rappresentanza: ciò che l’esperienza della Proprietà collettiva può dire alla Teoria politica”. Dopo di lui, prenderà la parola Nadia Carestiato, docente presso l’Istituto universitario salesiano di Venezia, che è stata invitata ad approfondire il tema della “Gestione patrimoniale dei Beni collettivi, secondo il Premio Nobel Elinor Ostrom”.

L’ultimo intervento programmato sarà quello del dottorando di ricerca del Dipartimento Territorio e Sistemi agro-forestali dell’Università di Padova Matteo Favero, che presenterà le sue ricerche sui rapporti fra Amministrazioni dei Beni collettivi e Comuni veneti. La sua relazione sarà intitolata: “Assetti fondiari collettivi e Comuni: relazione sinergica o conflittuale? L’esempio del Veneto”.

I lavori del convegno saranno introdotti dai presidenti del “CeVi”, Marco Iob, e del Coordinamento regionale della Proprietà collettiva, Luca Nazzi. Modererà il confronto Paola Fabello, presidente del Comitato frazionale per la gestione dei Beni civici di San Marco. Mentre le conclusioni saranno tirate dal sindaco di Mereto di Tomba, Massimo Moretuzzo.

«La stella polare del dialogo e della collaborazione fra Assetti fondiari collettivi e Amministrazioni comunali non può che essere l’articolo 118 della Costituzione», hanno scritto i promotori del convegno di Gemona, nell’invito rivolto a sindaci e amministratori dei Beni collettivi. Dalla concreta applicazione del principio della “Sussidiarietà orizzontale”, secondo “CeVi” e “Pense&Maravee”, «occorre ripartire per trovare strade nuove per affrontare la crisi economica, politica e ambientale, che attanaglia anche la Regione e le nostre Comunità».

Laddove gestiscono in prima persona i propri Beni collettivi – ribadisce dal canto suo il Coordinamento regionale della Proprietà collettiva – «le Comunità partecipano attivamente alla tutela e alla conservazione del patrimonio ambientale e sono incentivate a perseverare nelle tradizionali forme di sfruttamento agricolo», cosicché i valori della “Cittadinanza attiva” e della “Amministrazione condivisa” trovano concreta applicazione, cessando di essere vuote ed abusate formule retoriche.

nella foto Michele Nicoletti