Livello del lago di Cavazzo abbassato di un metro

Il Comitato per la
difesa e la valorizzazione del lago di Cavazzo ed il Comitato per la
tutela delle acque del bacino montano del Tagliamento danno atto che
ad iniziare dal giorno 2 ottobre, in cui sono iniziate le operazioni
di sfangamento di una parte del bacino dell’Ambiesta (Verzegnis), a
tutt’oggi 06 ottobre la centrale di Somplago non ha scaricato fango
nel lago di Cavazzo, fatto positivo che va mantenuto anche in
seguito.

Senonchè al
mattino di lunedì 06 i Comitati hanno avuto la sorpresa di
trovare il livello del lago abbassato di circa un metro da quello
solito e, quindi, si sono posti la domanda di che cosa sia successo
durante la notte.

Poiché il
lago non è nei secoli mai stato un catino con il fondo bucato
tant’è che i nostri vecchi hanno costruito uno scarico a
cielo aperto (il taj) per scolmarne le piene stagionali (montane)
tanto meno lo può essere ora che i suoi fondali sono ricoperti
da un consistente strato di fango accumulatosi per l’apporto delle
torbide scaricate in esso in quasi 60 anni di funzionamento della
centrale.

Pertanto, il citato
abbassamento del livello di circa un metro è dovuto al fatto
che la paratoia dell’imbocco della galleria dello scarico
artificiale del lago è rimasta aperta.

Ci auguriamo, dicono dai Comitati, che ciò
non sia avvenuto in relazione alla volontà di dimostrare
l’assurda ed interessata tesi che senza l’apporto dello scarico
della centrale il lago “sparirebbe”. Chi avesse tale intendimento
sbaglirebbe i suoi calcoli. Il lago è sempre stato vivo,
vegeto, ricco, bello nel secoli e secoli prima dello scarico in esso
della centrale. Anzi è questo ultimo che ne ha compromesso
l’esistenza.

Confidiamo, concludono i Comitati, che
oltre a quello dei nostri componenti, la Regione attui, come
suo dovere, uno stretto controllo con proprio personale in loco
nell’intero arco delle 24 ore e chiarisca per quali motivi si sia
verificato il citato abbassamento di circa 1 metro del livello del
lago di Cavazzo.