Una petizione per il rilancio di Sella Nevea

Rilanciare Sella Nevea e il suo
territorio, Val Raccolana compresa, ovvero il ghiacciaio più
basso d’Europa. Nonché concedere indipendenza
decisionale-amministrativa al polo del Canal del Ferro nei
confronti del polo Promotur di Tarvisio. È quanto si afferma
nella petizione popolare per il rilancio turistico di Sella
Nevea, presentata questa mattina al presidente del Consiglio
regionale, Franco Iacop, da parte del suo primo firmatario,
Andrea Snaidero. Presenti anche i consiglieri Alessandro
Colautti, Enio Agnola e Roberto Revelant, che hanno aderito
all’iniziativa al pari della consigliera Barbara Zilli.

È necessario un cambio vero di passo – si legge nel documento –
per non veder perdere nel tempo i posti di lavoro presenti a
Sella Nevea, con conseguenti problemi per le famiglie della valle
e non solo.

Ciò che viene chiesto è: la creazione di nuovi impianti di
risalita con pendenze molto lievi (ciò per agevolare i bambini e
le loro famiglie a imparare senza rischi; la locazione degli
stessi potrebbe essere vicino al bar alla Vecchia Funivia, in
zona piazzale Slovenia); realizzazione, in quota, di una pista
aggiuntiva in alternativa alla discesa Prevala, con arrivo più
vicino alla seggiovia Gilberti, anche per evitare una chiusura
permanente della Funifor per il rischio valanghe (il progetto è
già stato completamente finanziato dall’Unione europea); un
cambio di politica nei confronti del pianoro del Montasio in
stagione invernale battendo i tracciati e chiedendo agli
allevatori della zona di permettere, nei mesi invernali, lo sci
da fondo e le escursioni con le ciaspe, inoltre attivando il
servizio di ristorazione anche nei mesi invernali a malga
Montasio; tenendo aperto il monte Kanin dal 7 dicembre al primo
maggio.

E ancora: alla S.A.F sezione di Udine sollecitare l’inizio dei
lavori del Rifugio Julia (deve essere ristrutturato e messo a
norma per permettere una nuova ricettività a costi contenuti a
valle); in luglio e agosto, chiedere a Promotur di mantenere
aperta la telecabina del Kanin tutti i giorni della settimana (la
stessa cosa avviene già in altre stazioni di Promotur); per
l’inverno 2014/2015, attivare in via sperimentale un servizio
domenicale di ski bus per gli sciatori che desiderano raggiungere
con il treno il polo sciistico di Sella Nevea (i costi del
servizio devono essere coperti dallo skipass); sempre
dall’inverno 2014/2015, individuare due aree destinate agli sport
invernali freestyle (snowpark), una a valle e una in quota, così
da anticipare le possibili problematiche legate alla nevosità.

Inoltre, i firmatari suggeriscono un casello autostradale a
Chiusaforte per favorire l’accesso alla valle; servizi igienici
pubblici in Piazzale Slovenia e un miglioramento generale
dell’arredo urbano della piazza; una zona servita per i
camperisti; un parco-giochi gratuito per i bambini; nuovi
parcheggi; una chiesa in stile montano come vero riferimento
della nostra cultura occidentale; un servizio di trasporto a
chiamata e a pagamento dalla partenza della cabinovia del Kanin,
sia in stagione invernale che estiva, verso il piazzale Slovenia
e viceversa.

Per quanto attiene l’aspetto dirigenziale e amministrativo, si
chiede: il potenziamento di un punto di promozione turistica
annuale a Sella Nevea, prevedendo anche pacchetti per una
permanenza dei turisti per vari giorni; nomina di un direttore,
da parte di Promotur, dedicato solo al polo di Sella Nevea per
garantire una maggiore funzionalità e reale autonomia del polo
turistico; abilitazione di uno sportello bancomat, tenuto conto
anche della presenza significativa di turisti stranieri; la
presenza stabile di un medico per tutti i giorni della settimana;
infine giungere in tempi ragionevoli la definitiva autonomia dal
polo Promotur di Tarvisio.

I presenti hanno evidenziato che mentre il polo sciistico di
Sella Nevea fa parte del Canal del Ferro, Tarvisio e il suo
comprensorio sono compresi nella Val Canale: da tale aspetto si
denota l’incongruenza amministrativa a discapito di Sella Nevea.

Parliamo di una zona ambientale di pregio, dettata dall’unicità
del monte Kanin, legata anche alle sorti del versante sloveno e
per la quale si dovrebbero utilizzare i programmi
transfrontalieri comunitari, come ad esempio già avviene per il
recupero dei sentieri alpini nell’Alto Isonzo. Si deve trovare
una condivisione strategica per attrezzare l’area di servizi e
renderla sfruttabile. Non può restare mera stazione sciistica, ma
diventare vera stazione turistica. Va analizzato il target del
turista che si rivolge a Sella Nevea e alla sua valle.

Quella di Andrea Snaidero – ha avuto modo di dire poi Coalutti –
è una battaglia d’amore, scevra da ogni interesse economico. Si
tratta di una petizione a cui mi piace aderire perché parte dal
basso, dal cittadino che presenta soluzioni realizzabili, di vero
sviluppo economico della zona, a esigenze reali e concrete.

Sella Nevea ha la caratteristica di essere adatta a tutti, dal
bambino all’adulto. Questa petizione è utile, tra l’altro, per
evitare di sprecare risorse, ma di indirizzarle verso progetti
utili, cominciando dai servizi base più elementari.

L’area non è seconda a nessuno in Italia – ha rimarcato Revelant
-, con il suo ghiacciaio più basso di tutte le Alpi, dove c’è
sempre neve, e i suoi bellissimi percorsi. Però il turista che
arriva in cima deve trovare servizi e punti ristoro aperti. Anche
perché non si tratta sollo di sciatori, ma di famiglie che
vogliono anche altro.

La petizione sarà trasmessa alla Commissione consiliare
competente – ha spiegato il presidente Iacop – affinché sia
esaminata dai consiglieri regionali.