Ad Amaro l’incontro propedeutico agli “Stati Generali della Montagna”

"Sicuramente è stata una iniziativa riuscita
che ha catalizzato l’attenzione di amministratori, categorie
economiche e parti sociali. Noi siamo convinti che questo giro di
incontri che facciamo su tutto il territorio serva per fare il
punto rispetto alla fotografia dell’esistente, ma soprattutto ci
servirà per indirizzare l’uso delle risorse, in particolare dei
fondi europei. Vogliamo evitare gli errori del passato, quindi
concentrare le risorse su alcuni settori prioritari, dare
adeguate indicazioni per cogliere le opportunità derivanti dalla
programmazione comunitaria 2014-2020, al fine di evitare le
lentezze burocratiche e semplificare l’accesso ai bandi".

Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani, al
termine del primo "incontro propedeutico" agli Stati generali
della Montagna, che si è tenuto ieri sera ad Amaro presso la sede
dell’Agemont, e al quale ha partecipato assieme al
vicepresidente, Sergio Bolzonello.
L’evento è stato promosso per
raccogliere idee, proposte e soprattutto per condividere con
tutti gli attori territoriali le prossime iniziative concrete di
sviluppo delle ‘terre alte’, che avranno carattere trasversale a
tutti i settori economici.

All’incontro erano presenti anche il presidente di Insiel Lorenzo
Pozza, che ha illustrato lo stato di avanzamento del progetto
"Ermes" di diffusione della banda larga e, con essa, dei sevizi a
imprese e cittadini, e il presidente di Agemont, Michele
Morgante.

Filiere produttive, reti d’impresa, sinergia e promozione del
territorio sono stati i principali temi su cui Serracchiani e
Bolzonello hanno focalizzato l’attenzione, in particolare per
quel che concerne la razionalizzazione nell’impiego delle risorse
messe a disposizione dai bandi europei, lo sviluppo della filiera
legno con la necessità espressa a più voci che le concessioni
boschive diventino pluriennali onde consentire una programmazione
efficace alle aziende, lo studio di prodotti legnosi innovativi
per inserirsi nel settore delle ristrutturazioni edilizie, una
maggior sburocratizzazione per le aziende con la auspicata
nascita di aree a burocrazia zero.

Significativo interesse e condivisione ha avuto l’ipotesi della
creazione di una "Scuola superiore dei mestieri", a cura
dell’Università di Udine, per recuperare le importanti manualità
presenti sul territorio, valorizzandole attraverso l’innovazione
tecnologica e il supporto della ricerca per favorirne la
penetrazione sui mercati.

All’appuntamento le rappresentanze sindacali di Cisl, Cgil e Uil
dell’Alto Friuli si sono presentate unite, recando proposte
condivise concentrate principalmente sulle attività industriali
della montagna carnica e sulla necessità della formazione per
creare una "capacità trasversale di filiera".

Il prossimo incontro preparatorio agli Stati generali della
montagna si terrà già agli inizi di ottobre a Tarcento. Sarà
incentrato sulla cura e tutela del paesaggio, "in un’ottica di
rilancio della montagna come risorsa", hanno precisato
Serracchiani e Bolzonello.