Inaugurata l’edizione 2014 del LAB di Gemona

E’ stata inaugurata
ieri la 52esima edizione del Laboratorio Internazionale della Comunicazione, la summer school che riunisce a Gemona
83 studenti di italianistica di 35 Paesi. Tanti gli ospiti per delineare il
futuro dell’Italia. Domani, 25 luglio, arriva il giornalista Gabriele De
Grandi.

Un’iniziativa
“profetica”, perché “la cultura umanistica, al pari di quella scientifica, ha
bisogno di Laboratori, ovvero della dimensione pratica, di imparare a fare….
poesia, teatro, letteratura, musica, arte, comunicazione. E’ attraverso questa
formazione che il sapere umanistico può tentare di dominare la complessità
residua che alcuna formula matematica riesce a rappresentare”.

Il rettore
dell’Università di Udine, Alberto Felice De Toni è rimasto innanzitutto coinvolto dalla lungimiranza di un’iniziativa
nata negli anni Sessanta per volere del professore dell’Università cattolica di
Milano, Bruno De Marchi, e approdata in Friuli Venezia Giulia nel 1980 per
felice iniziativa dell’allora rettore dell’ateneo friulano, Franco Frilli.

“La creatività è
una delle dimensioni fondamentali dell’attività di insegnamento del Lab e tale
dimensione – ha proseguito il rettore – oggi è strategica in tutti i settori,
compreso quello economico”. Pur ricordando più volte il suo profilo di
ingegnere industriale e la stretta appartenenza al mondo scientifico e
tecnologico, il rettore si è mosso a proprio agio tra i tanti giovani giunti a
Gemona per approfondire la conoscenza della lingua e della cultura italiane,
guidato proprio dalla “creatività” e dal “laboratorio” quali vettori per
strette relazioni tra mondo scientifico e umanistico, una delle sfide
interessanti della contemporaneità.

“Lingua e cultura
italiane sono davvero un asset su cui dobbiamo puntare di più per la nostra
capacità competitiva nel mondo”, ha proseguito il rettore, ricordando che ciò è
risultato evidente anche all’Università di Udine quando “nel processo di
internazionalizzazione abbiamo colto l’importanza di attivare corsi in inglese,
ma anche di potenziare quelli di lingua italiana per gli studenti stranieri,
per esempio un centinaio di cinesi, che vengono qui per studiare materie legate
al turismo e all’enogastronomia”.

Non a caso,
quindi, il Lab 2014 ha posto come filo conduttore di tutte le sue iniziative il
“Progetto Italia”, ovvero la necessità di individuare, scoprire, costruire
“nuovi orizzonti cognitivi”, come li ha definiti la direttrice del Lab Emanuela
De Marchi, per ridare slancio al Paese attraverso il serbatoio di energie e
ricchezze che possiede.

“Gemona vi ha
atteso come ogni anno, portato una ventata di freschezza e con voi la comunità
acquista una marcia in più”, ha affermato il primo cittadino Paolo Urbani,
ricordando che il 30% degli studenti è ospite come ogni anno nelle famiglie
gemonesi.

Oggi il Lab è già in piena
attività con le ore di lezione e quelle laboratoriali, in attesa del primo evento
aperto a tutti, in programma domani,
25 luglio, con il giornalista Gabriele Del Grande su: “Io sto con la sposa.
Migrazioni, viaggi, frontiere”. Casa dello studente, Gemona, ore 18.45.

nella foto Alberto Felice De Toni