COMEGLIANS: Siccità, chiesto l’intervento della Protezione Civile

La carenza d’acqua continua a provocare grossi problemi nell’Alto Friuli. A Comeglians il sindaco Flavio De Antoni ha chiesto l’intervento della protezione civile per rifornire la borgata Braida, che attualmente il Comune è impossibilitato a servire. In una nota, inviata anche al comando provinciale dei Vigili del Fuoco e alla Prefettura, De Antoni spiega che nella borgata si trova un villaggio turistico con circa 25 abitazioni, tutte occupate. Ci sono anche aziende agricole con diversi capi di bestiame. L’approvvigionamento idrico avviene solitamente grazie alla stazione di pompaggio, situata a Maranzanis, che utilizza l’acquedotto utilizzato dagli abitanti del capoluogo e delle frazioni di Povolaro e Maranzanis stessa. Fino a qualche giorno fa l’erogazione di acqua veniva garantita solo per poche ore nell’arco della giornata, creando grossi problemi ad abitanti ed aziende agricole. Ora però la situazione è ulteriormente peggiorata e la borgata non può più essere servita perché anche nel capoluogo e nelle frazioni l’acqua viene razionata attraverso la chiusura nelle ore notturne. Il Comune chiede perciò un intervento per porre rimedio alla situazione, suggerendo la possibilità di fornire acqua nella vasca di accumulo di Braida attraverso autobotti. Il fabbisogno giornaliero stimato è di circa 25/30 metri cubi. Non mancano però altri problemi, sempre dovuti al calo di acqua nelle condutture e quindi al formarsi del gelo, con relative rotture e perdite. Nella linea addutrice che serve Comeglians, Maranzanis e Povolaro sono state stimate perdite pari al 60% della portata e le attuali condizioni hanno peggiorato la situazione. Problemi anche nella frazione di Runchia, servita da un’altra fonte idrica. Il sindaco ha quindi disposto, oltre alla chiusura dell’acqua nelle ore notturne, l’ordinanza di non potabilità nelle frazioni più colpite. (da www.gazzettino.it)