REGIONE: Stato di emergenza per siccità e gelo in 16 comuni montani

Ravascletto, Comeglians, Forni Avoltri,
Barcis, Paularo, Rigolato, Ovaro, Sauris, Treppo Carnico, Dogna,
Tarvisio, Andreis, Cercivento, Lauco, Villa Santina, Chiusaforte
ed Enemonzo.

Per questi 17 Comuni del Friuli-Venezia Giulia l’assessore
regionale alla Protezione civile Paolo Ciani, d’intesa con il
presidente della Giunta Renzo Tondo, ha firmato il decreto
che fissa lo “stato di emergenza” provocato da siccità e gelo.

La crisi idrica, segnala lo stesso assessore Ciani (che lunedì
sarà a Roma per un vertice di analisi e verifica sull’attuale
difficile situazione nelle diverse regioni italiane), oggi viene
ad interessare questa fascia montana ma non è escluso che nei
prossimi giorni possa estendersi anche ad altri comuni della
regione, visto il perdurare delle attuali sfavorevoli condizioni
meteo.

L’assenza di precipitazioni si protrae ormai da metà novembre, è
in pratica assente il manto nevoso (mancando così la naturale
riserva idrica) e le temperature molto rigide hanno causato il
prosciugamento di numerose falde
che alimentano di acqua potabile alcune aree della Carnia e
dell’Alto Pordenonese.

Nei comuni interessati dalla crisi idrica di queste settimane
sono comunque già in corso gli interventi della Protezione civile
regionale, sia per rifornire di acqua potabile tramite autobotti
gli abitanti sia per ripristinare gli acquedotti danneggiati dal
gelo, mentre i sindaci hanno nel frattempo emesso ordinanze tese
a risparmiare l’acqua ed a garantirne l’uso per i soli usi
domestici ed igienico-sanitari.

Alla siccità si accompagna poi il pericolo degli incendi boschivi
(ben 21 focolai dall’inizio di dicembre), difficili da
fronteggiare proprio per l’abbassamento del livello di tutti i
serbatoi naturali ed artificiali normalmente utilizzati a scopo
antincendio, nonché per il fatto che molti corsi d’acqua, ai
minimi livelli di portata, risultano comunque totalmente
ghiacciati.