REGIONE: Rientro emigrati argentini, pronto il gruppo di lavoro

“Entro la prossima settimana sarà operativo il
gruppo di lavoro per coordinare gli interventi a favore dei
corregionali emigrati in Argentina”. Lo ha assicurato il
presidente della Regione Renzo Tondo chiudendo a Udine l’incontro
su questo tema, al quale hanno partecipato oltre sessanta
rappresentanti delle associazioni degli emigrati, delle
organizzazioni imprenditoriali e sindacali e delle Autonomie
locali.

L’interesse della Giunta regionale al problema è stato
testimoniato dalla presenza degli assessori al Lavoro Giorgio
Venier Romano, all’Edilizia Federica Seganti, all’Industria
Sergio Dressi e alle Finanze Pietro Arduini.

Da una parte il pragmatismo degli industriali che chiedono veloce
risposta alla loro offerta di circa 500 posti di lavoro e, in
taluni casi anche di abitazioni; dall’altra le rappresentanze
delle associazioni che, senza sminuire la portata dell’offerta,
sottolineano la complessità del problema e la necessità di un
coordinamento degli interventi, dichiarandosi disponibili a fare
da raccordo tra Regione e realtà dell’emigrazione in Argentina.

Gli stessi industriali però chiedono di fare attenzione a non
impoverire l’Argentina della futura classe dirigente, che dovrà
operare per l’auspicata rinascita economica del Paese.

Vari problemi sono quindi emersi nel corso dell’incontro odierno:
molti giovani figli di emigrati non hanno la cittadinanza
italiana e quindi risulterebbero extracomunitari; se coloro che
rientrano hanno famiglia si pone la questione del
ricongiungimento; si deve pensare ad un rientro finalizzato a
rimanere in Regione o a un successivo ritorno in Argentina?; come
risolvere il problema della casa e quali mezzi di sussistenza
avrebbe chi verrà per seguire corsi di qualificazione
professionale.

Le risorse che la Regione può mettere in campo attualmente, oltre
a quelle che già può utilizzare nella formazione professionale,
sono di 568 mila Euro sul fondo della Protezione civile e di 500
mila Euro previsti per quest’anno nella finanziaria regionale.
Per quanto riguarda il problema casa, l’assessore Seganti ha
detto che è allo studio un provvedimento da inserire nel disegno
di legge collegato alla finanziaria per consentire
un accordo con le Ater, con modalità ancora da approfondire.

“Per affrontare il problema emergenza senza essere velleitari e
senza illudere nessuno – ha richiamato Tondo – occorre muoversi
anche in questa occasione come ”sistema regione”:
amministrazioni pubbliche, organizzazioni del lavoro e degli
imprenditori, rappresentanti delle comunità di emigrati. Non
saremo in grado di far fronte a tutto, ma incominciamo, tenendo
presente che poi occorrerà un piano a medio termine nei rapporti
con gli emigrati in Argentina che consenta di dare supporto allo
sviluppo in quel Paese”.