TARVISIO: Poker olimpico per Gabriella Paruzzi

Che la serie continui! Bronzo in staffetta a Albertville ’92, Lillehammer ’94 e Nagano ’98: se tanto mi da tanto, Gabriella Paruzzi è lanciata verso la sua quarta medaglia olimpica. Sarebbe lo splendido coronamento di una carriera che, con ogni probabilità, proseguirà un anno in più rispetto al previsto, ovvero fino ai Mondiali della Val di Fiemme del prossimo anno. Ma sarà veramente così semplice salire sul podio anche nella staffetta di Salt Lake City?
“Non proprio, Russia e Norvegia sono fuori portata ma per il terzo posto dovremo lottare con Finlandia, Germania e Svezia. Possiamo farcela, sono fiduciosa perché nelle ultime uscite io, Sabina Valbusa e Stefania Belmondo abbiamo dimostrato di essere in forma”.
I problemi potrebbero venire dalla quarta frazionista, che probabilmente sarà Cristina Paluselli. Se riuscirà a non perdere troppo terreno nella sua frazione, l’impresa potrebbe compiersi. Sarà questa l’unica possibilità di salire sul podio per la Paruzzi?
“Sulla carta sì ma non nego che un pensierino a qualcos’altro lo sto facendo. Del resto l’anno passato proprio a Salt Lake City giunsi seconda nella Gundersen, conquistando il mio primo piazzamento sul podio in una gara individuale, il traguardo che avevo sempre sognato da quando misi gli sci ai piedi per la prima volta”.
A Olimpiadi e Mondiali sei stata al via in quasi tutte le gare: sarà così anche in quest’occasione?
“Parteciperò sicuramente alla 15 km. con partenza in linea di oggi, poi dovrei saltare la 10 km. del 12 febbraio e quindi disputare tutte le altre gare: Gundersen (15 febbraio), Sprint (19 febbraio), staffetta (21 febbraio) e 30 km. (24 febbraio).
Come arrivi all’appuntamento?
“Fisicamente mi sento bene, abbiamo caricato molto nelle settimane scorse con l’obiettivo è raggiungere la piena forma in vista dell’esordio olimpico. Nelle ultime gare di Coppa del Mondo sono andata bene ma a Salt Lake City mi auguro di fare ancora meglio”.
A livello individuale i tuoi migliori risultati sono stati un nono posto nel ’92 e nel ’98. Record che appaiono battibili, non credi?
“So di potermi giocare delle grosse chance nella Sprint, una gara particolare nella quale può succedere di tutto. Ci terrei inoltre a far bene la Gundersen e, se avrà ancora qualche energia in corpo, la 30 km. classica, la gara che mi piace di più”.
I fondisti italiani alloggeranno in un albergo vicino alle piste, non quindi nel villaggio olimpico. Un po’ di fascino in meno?
“E’ vero, non ci sarà il contatto con gli altri atleti ma avremo quella tranquillità che, almeno per me, è indispensabile”.
Si possono sintettizare in due parole le precedenti esperienza olimpiche?
“E’ difficile, perché le Olimpiadi lasciano tanti splendidi ricordi. La gioia del podio resta comunque unica e vorrei tanto riviverla nei prossimi giorni!”.
Torino 2006 è veramente così lontana?
“Si, all’epoca avrò 36 anni e mezzo, un po’ troppi. I Mondiali 2003? Ho già prenotato l’albergo in Val di Fiemme. Vedremo se me lo pagherò da sola oppure se l’onere spetterà alla Fisi”. (di Bruno Tavosanis, da Il Gazzettino)