FORNI AVOLTRI: Il Coni chiede un anno di squalifica per René Cattarinussi

Nuovo capitolo nella vicenda riguardante René Cattarinussi, il finanziere di Forni Avoltri, uomo di punta del biathlon italiano. La procura antidoping del Coni lo ha deferito agli organi di giustizia federali chiedendo un anno di squalifica per il tentativo di acquistare, attaverso una ricetta contraffatta, due medicinali di tipo ormonale solitamente usati per terapie dell’infertilità femminile. Il fatto avvenne nel giugno 2001 durante un ritiro della nazionale ad Anterselva, in Alto Adige. La notizia era nell’aria, in quanto il Coni aveva sospeso Cattarinussi, reduce dalle Olimpiadi di Salt Lake City, in seguito alla divulgazione della notizia del patteggiamento in tribunale, avvenuto qualche settimana prima, ovvero tre mesi di reclusione commutati in 6.750.000 lire di ammenda. Per questo motivo il fornese non ha preso parte alle successive prove di Coppa del Mondo. Se la condanna verrà confermata, Cattarinussi non vedrebbe comunque compromessa la prossima stagione, perché, a quanto pare, sarebbero conteggiati anche i sei mesi di sospensione (dall’epoca dei fatti ad inizio dicembre) stabiliti dalla Federsci. Ciò significa che alla ripresa delle competizioni dovrebbe esserci. “E’ una storia infinita, a questo punto mi viene da pensare che sotto ci sia qualcosa di strano- dice Manuele Ferrari, responsabile del biathon regionale, primo allenatore e strenuo difensore di Cattarinussi- In tanti anni di carriera, che gli ha regalato anche medaglie mondiali, René non è mai stato trovato positivo. Invece ora sembra che sia quasi più colpevole di Muehlegg (il fondista trovato positivo alle Olimpiadi, ndr). Ha già pagato abbastanza, spero che questo sia veramente l’ultimo atto”. Se lo augura tutto lo sport regionale, che di un campione come Cattarinussi ha assoluto bisogno. (di Bruno Tavosanis, da Il Gazzettino)