VERZEGNIS: Presentato stasera il libro di Luciana Borsatti

A decine si credevano possedute dal demonio, e si lasciavano andare ai comportamenti più strani e blasfemi: accadde a Verzegnis, un paese tra le montagne della Carnia, tra il 1878 e il 1879. Inizia così il libro di Luciana Borsatti “Le Indemoniate. Superstizione e scienza medica – Il caso di Verzegnis” (Edizioni del Confine – Udine – confine@adriacom.it, pagg. 208, euro 14.90) sul caso di isteria collettiva che all’epoca sconvolse la popolazione del luogo, allarmò le alte gerarchie ecclesiastiche e le autorità dello Stato, e fece giungere i suoi echi fino al Parlamento del Regno.
Lo studio di Luciana Borsatti, giornalista udinese che lavora all’Agenzia Ansa di Venezia, giunge finalmente in libreria con le Edizioni del Confine, arricchito di un saggio di psicoantropologia di Alberto Panza e Salomon Resnik.
Questa circostanziata e attenta ricerca storica trova così completamento nella stimolante analisi di due psicanalisti, che aprono anche all’attualità la lettura di un fenomeno che già l’autrice aveva sottratto alla polvere degli archivi e all’oblio cui a lungo era rimasto consegnato.
Un fenomeno che, come dichiara la stessa Luciana Borsatti, rimane ancora per certi aspetti enigmatico e oscuro, ma che questo libro ricostruisce con piglio narrativo e rigore analitico insieme. La vicenda prende così forma prima alla luce del contesto sociale e culturale della Carnia di fine Ottocento, poi nell’intreccio conflittuale tra l’intervento del clero e quello dell’autorità medica, fino all’azione di forza compiuta dallo Stato che, forte del sostegno ideale e dichiarato della psichiatria positivista, invia sul posto una compagnia di soldati per la deportazione coatta delle “indemoniate” in manicomio. Sullo sfondo di questi eventi, la storia politica dell’Italia post-unitaria e della psichiatria ottocentesca, la riformulazione del concetto medico di isteria, la ridefinizione del ruolo sociale della donna e del concetto di femminilità, le prime teorie sui fenomeni di massa e sulla psicologia delle folle.
A fare da chiave di volta in tutta la vicenda l’interessante figura del medico udinese Fernando Franzolini, chirurgo e freniatra dal sapere enciclopedico e dalla militante passione divulgativa, di cui l’autrice ricostruisce un ampio a articolato ritratto.
Il libro – pubblicato con il contributo del Comune di Verzegnis e della Fondazione CRUP sarà presentato questa sera a Verzegnis, nella sala consiliare del Comune, alle 20.30. Insieme all’autrice interverranno Mario Galzigna, docente di Epistemologia clinica e di Storia del pensiero scientifico dell’ Università di Venezia; Alberto Panza, direttore del Servizio di psicologia e psicoterapia del Centro Italiano di Medicina Integrata di Roma; Giorgio Ferigo, medico e studioso di storia e tradizioni locali.