SCI DI FONDO: Paruzzi leader azzurra dopo il ritiro della Belmondo

Il ritiro, annunciato giovedì, di Stefania Belmondo, rappresenta una svolta nello sci di fondo femminile italiano ed è il primo passo verso quel ricambio generazionale che però, nell’immediato, appare piuttosto problematico. Non parliamo, poi, di cosa succederà a partire dalla stagione 2003-2004, quando lascerà l’attività l’altra campionessa azzurra, Gabriella Paruzzi. Della vecchia guardia rimarrà solo Sabina Valbusa, che peraltro all’epoca avrà 32 anni. Difficile immaginare quali risultati potrà raggiungere la staffetta azzurra, che già ai prossimi Mondiali della Val di Fiemme, ultimo grande impegno della carriera della Paruzzi, farà molta fatica a salire sul podio. Il lavoro dei tecnici si preannuncia, quindi, piuttosto impegnativo, anche se si può trovare un risvolto positivo. Senza le “senatrici”, ci sarà più spazio per le nuove leve, più posti liberi nelle prove di Coppa del Mondo, più possibilità di mettersi in evidenza. Ecco allora che potrebbero aprirsi le porte anche a ragazze giovanissime ed il primo nome sul taccuino è sicuramente quello di Silvia Rupil, tarvisiana, dominatrice in Italia nella categoria Aspiranti e, risultati alla mano, miglior atleta europea della classe ’85. Andrea Di Centa, coordinatore regionale dello sci di fondo, ne è certo: Silvia a Torino 2006 ci sarà e con lei probabilmente Marina Piller, diciottenne dei Camosci di Sappada, l’unica nell’ultima stagione in grado di tenerle testa. E non dimentichiamo la Piller senior, Daniela, reduce da un grave infortunio al ginocchio ma in grado di poter ancora puntare ad una chance azzurra in Coppa del mondo. Insomma, l’addio della Belmondo e della Paruzzi porterà ad una rivoluzione e il Friuli è pronto a non lasciarsi sfuggire l’occasione. Intanto, però, giochiamoci ancora per un anno l’ottima carta Gabri Paruzzi, pronta a diventare la leader della squadra italiana: “E’ un compito impegnativo ma non ho paura, anche se raggiungere i risultati di una fuoriclasse come la Belmondo è tutt’altro che semplice- spiega la campionessa olimpica alla vigilia della partenza per una meritata vacanza di una settimana in Grecia- Certo, mi mancherà lo stimolo di competere con Stefania, ma ne troverò certamente altri”. Rispetto sì, ma non amicizia: questo il rapporto fra due ragazze con caratteri troppo diversi per poter andare al di là di una collaborazione puramente agonistica. “Ma non nego che quando ho letto sul Televideo la notizia del suo ritiro, mi è venuto il magone- afferma Gabri- Ho provato una strana sensazione per tutta la giornata e del resto era inevitabile visto che abbiamo condiviso 14 anni di esperienze comuni. La staffetta dei Mondiali? Il sostegno dei nostri tifosi potrebbe darci la forza per ottenere un difficile podio”. (di
Bruno Tavosanis, da Il Gazzettino)