TARVISIO: La gioia del friulano Pellizzotti, trionfatore del

”Da tempo ero convinto di poter essere un vincente anche nelle corse di un giorno. Su queste strade di casa, col tifo di amici e parenti, ne ho raggiunto la consapevolezza”. Sempre posato anche nel giorno del trionfo piu’ importante in quasi due anni di professionismo, Franco Pellizotti, ha offerto nel 28/o Giro del Friuli la conferma della sua crescita come uomo di punta. Il friulano della Alessio ha evidenziato il recupero della condizione che lo aveva portato a chiudere all’undicesimo posto il Giro candidandosi a tante soddisfazioni nel finale di stagione. ”La squadra e’ stata tutta per me – ha detto Pellizotti -. Nella salita finale a Sella Nevea ho pedalato bene, e poi aver rimontato allo sprint su un rettilineo in leggera pendenza un fuoriclasse come Rebellin e’ gioia ancora piu’ grande”. Il realismo non fa difetto a Pellizotti, alla terza vittoria in carriera dopo una tappa della Tirreno-Adriatico e una al Giro dei Paesi Baschi nella primavera scorsa. ”In prospettiva immediata il successo al ‘Friuli’ mi garantisce che alla Coppa Placci e poi al Giro di Polonia posso puntare ad altri successi proseguendo poi, attraverso il Giro dell’Emilia, fino al Giro di Lombardia. Il Mondiale non rientra nei miei programmi: su un tracciato inadatto a me non vedo il motivo di propormi. Affronto le corse per migliorarmi non per partecipare senza criterio”. Parole applaudite dal commissario tecnico della nazionale Franco Ballerini, in cerca di elementi funzionali al facile circuito di Zolder. Pellizotti, che sposera’ a fine ottobre la figlia di un corista del teatro la Fenice di Venezia, ha dato gli strattoni decisivi al gruppo dei migliori negli ultimi cinque chilometri di Sella Nevea, salita lunga ma pedalabile, con soltanto Simoni, Rebellin e il sorprendente danese Rasmussen, asso della mountain-bike, a reggerne il ritmo. L’aggancio in discesa ai battistrada negli ultimi 15 chilometri da parte di Bulgarelli e del colombiano Buenahora, garantiva la riuscita dell’azione. Bulgarelli allungava ai 500 metri finali ma a -200 dalla linea d’arrivo era risucchiato dallo sprint di Pellizotti. Paolo Bettini intanto era gia’ staccatissimo dopo un allungo senza fortuna in pianura, contraddicendo la sicurezza mostrata ieri. Ritirati invece Savoldelli e Commesso in chiara difficolta. ”Franco ha vinto con pieno merito – ha detto Rebellin, secondo allo sprint – Sono ancora un po’ debole per i postumi del verme solitario che mi ha debilitato per tutta la stagione. In volata perdo brillantezza”. Gilberto Simoni, in partenza per la Vuelta, ha invece masticato amaro: ”Ho fatto una gran corsa con il risultato unico aspetto negativo. Cresco in ogni gara: oggi sembrava una tappa del Giro con salite lunghe. In vista della Vuelta mi rincuora sapere che in settembre ho sempre fatto grandi risultati. Sono in sovrappeso di due chili, vedro’ di smaltirli in fretta”.