PONTEBBA- Cigolot ha incontrato gli spedizionieri

Il temuto “effetto allargamento” sta avendo le sue conseguenze sull’autoporto di San Leopoldo, nel comune di Pontebba. A poco più di quindici giorni dall’entrata nell’UE di dieci nuovi paesi, infatti, il lavoro è diminuito dell’ 85%: i camion sdoganati giornalmente sono passati da una media di 140 a 25. Dei 56 dipendenti delle case di spedizione, 20 sono già in mobilità, gli altri stanno ultimando le ultime pratiche e per la fine di giugno non rimarranno più di dieci persone a lavorare all’autoporto.
Il direttore dell’autoporto, Mario Rosso, è comunque fiducioso e sta lavorando, in collaborazione con Autovie Servizi Spa, per riconvertire la struttura doganale, “in modo da poter offrire – ha spiegato – qualche posto di lavoro ai dipendenti in mobilità”.
Intanto nei giorni scorsi l’assessore provinciale al lavoro Fabrizio Cigolot ha incontrato i dipendenti dell’autoporto per fare il punto sulla loro situazione lavorativa.
“Nella prossima riunione della Commissione provinciale al lavoro – ha spiegato Cigolot – proporrò la creazione di un tavolo di lavoro che possa occuparsi delle crisi occupazionali della montagna. Credo infatti che in questo modo potremmo migliorare l’interazione con i lavoratori della zona”.
Cigolot ha poi voluto spiegare ai dipendenti le possibilità messe a disposizione dalla Regione per facilitare il loro rientro nel mondo del lavoro. “I lavoratori avranno l’opportunità di creare nuove realtà imprenditoriali usufruendo degli incentivi della Regione, che coprirà il 50% delle spese fino ad un massimo di 100 mila euro nell’arco di tre anni. Inoltre le imprese che decideranno di assumere un dipendente in mobilità con un contratto a tempo indeterminato avranno diritto ad un abbattimento dei costi fino a 10.800 euro, con un aumento previsto del 20% per le donne.Infine – ha precisato – i lavoratori potranno partecipare a corsi formativi o a work experience in aziende percependo 800 euro al mese per un masimo di otto mesi”.
Per agevolare i dipendenti nella scelta di uno di questi strumenti (già operativi e attivati grazie ad un finanziamento regionale di 1 milione e 650 mila euro), la Provincia, in collaborazione con l’ufficio di collocamento di Pontebba, ha deciso di affrontare nel dettaglio la situazione di ogni singolo dipendente, creando una scheda personale con lo scopo di indirizzarli verso un nuovo posto di lavoro.
All’incontro ha partecipato anche il vicepresidente provinciale Renato Carlantoni, che ha reso noto la volontà della Provincia di incentivare, attraverso il fondo montagna, gli investimenti e gli insediamenti delle aziende nelle zone montane.