AMPEZZO- De Longhi, possibile Cassa Integrazione Straordinaria

Secondo la Regione è possibile un intervento
della Cassa integrazione straordinaria (CIS) per i 160 lavoratori
della De Longhi di Ampezzo.

Lo ha affermato a Tolmezzo, nel corso di una riunione con i
rappresentanti delle Organizzazioni sindacali dell’Alto Friuli,
l’assessore regionale al Lavoro, Roberto Cosolini.

Cosolini ha inteso rassicurare le parti sociali sull’impegno
dell’Amministrazione per una soluzione che consentirebbe di
favorire il passaggio del personale dello stabilimento ampezzano
verso la mobilità, e quindi verso eventuali future nuove forme
occupazionali. La CIS consentirebbe infatti l’erogazione degli
stipendi al personale della De Longhi per dodici mesi.

Per attivare un processo di riconversione o di valorizzazione
delle maestranze della De Longhi, sempre secondo l’assessore,
servirebbe poi un eventuale intervento del Ministero del lavoro,
unitamente alle disponibilità del programma comunitario Obiettivo
3, con l’utilizzo degli strumenti della legge 20 del 2003.

La Regione sta dunque seguendo con attenzione la situazione della
De Longhi (Cosolini si è poi incontrato ad Ampezzo con il
personale dello stabilimento) e delle altre aziende in crisi
della montagna friulana, ma condivide le forti preoccupazioni che
sono state espresse dagli esponenti sindacali riguardo alla crisi
dell’intero comprensorio.

Una crisi che non è soltanto di carattere economico, ma anche
strutturale e sociale; in sintesi, è una crisi dell’intero
sistema del comprensorio. E va affrontata con un progetto
generale di “ripresa economica della montagna”.

Un progetto che per Cosolini rientra nelle strategie della
Regione, da costruire con l’azione sinergica dei referati
economici della Giunta, quelli delle Attività produttive, della
Montagna, del Lavoro, della Formazione professionale, in stretto
raccordo con il tavolo della concertazione e quindi assieme alle
forze sociali. Un progetto che dovrà però anche puntare
all’individuazione delle forze imprenditoriali necessarie.