MONTAGNA- Rilancio, Illy ha incontrato l’arcivescovo Brollo

E’ attorno ad un tavolo di concertazione
ristretto, che concretizzi quel “consiglio di sistema” auspicato
in un documento che l’arcivescovo di Udine Pietro Brollo ha
illustrato ieri al Presidente della Regione Riccardo Illy, che si
dovranno definire obiettivi e programmi, condividere modelli di
sviluppo, linee strategiche e risorse in grado di rilanciare il
tessuto economico e sociale della montagna friulana.

L’incontro, presenti gli assessori Bertossi, Cosolini e Marsilio,
sottolinea, una volta di più l’attenzione con cui Giunta da un
lato e Chiesa friulana seguono una situazione di crisi che è,
dice Illy, strutturale e congiunturale insieme.

Sullo sfondo quella globalizzazione che se consente alle nostre
imprese di essere “potenzialmente” su tutti i mercati, fa entrare
nei anche nei panorami economici locali realtà industriali e
mercati dove favorevole è la delocalizzazione di produzioni – o
parti di esse – con costi di manodopera estremamente competitivi.

Alla necessità sottolineata da Monsignor Brollo, di una
“autority” per la montagna, una sorta di commissario
straordinario per l’emergenza, il Presidente risponde che
l’interlocutore esiste già: l’assessore Marsilio affiancato dai
responsabili delle attività produttive e del lavoro.

E se la diagnosi sui mali che affliggono anche il tessuto sociale
della montagna è condivisa, Illy va oltre e indica quattro filoni
di sviluppo possibile: dall’artigianato tradizionale (vero volano
per economie di altre regioni come Liguria (con le Cinque terre)
ed Emilia Romagna (l’Appennino), all’agricoltura e alla zootecnia
di qualità, dall’industria ad alto contenuto di conoscenza (o che
usa le risorse del territorio),al turismo come sinergico collante
tra diversi comparti.

Orizzonte di un futuro prossimo,ma intanto l’emergenza va
governata e risolta. Molto – ne parla Bertossi – il lavoro già
fatto e che continua ad essere portato avanti sia sul versante
più propriamente industriale che su quello dei percorsi formativi
dove attivare strumenti di accompagnamento su alternative –
sottolinea Cosolini – che si stanno costruendo.

Prossimo appuntamento , infine, il tavolo di concertazione che,
conclude Marsilio, sentite le esigenze del territorio, disegni
programmi “fattibili” definendo un percorso fatto di scelte e di
obiettivi da raggiungere.