MONTAGNA- Crisi, per Urli (Cisl) liberalizzare A23 per i residenti

Liberalizzare l’ autostrada A23 Udine-Tarvisio per i residenti e le imprese dell’ Alto Friuli e insediare corsi universitari anche nelle zone della montagna: sono le due iniziative con le quali Norberto Urli, segretario regionale della Cisl del Friuli-Venezia Giulia con delega a industria e formazione, ha proposto di risolvere i problemi sociali della montagna. “Contro lo spopolamento – scrive in una nota – che rischia di sottrarre al territorio soprattutto i giovani, potrebbero da un lato essere portati in montagna corsi universitari e, dall’ altro, essere attribuiti alla comunità regionale i costi derivanti dall’ utilizzo dell’ autostrada per i cittadini e le imprese residenti”. Soffermandosi sui problemi di carattere economico, Urli ha invece giudicato indispensabile “attualizzare la legge regionale sullo sviluppo della montagna e quella istitutiva dell’ Agemont, entrambe – ha osservato – entrate in vigore quasi vent’ anni fa per risolvere questioni ormai rientrate”. Parlando più in generale della crisi “generale e congiunturale” che sta investendo l’ Alto Friuli, Urli ha insistito sull’ importanza di “avviare procedure di riqualificazione del personale e ricollocazione in imprese competitive”. Tra gli interventi a favore dell’ economia locale, il segretario sindacale ha inoltre indicato, oltre al “necessario sostegno delle attività economiche esistenti”, anche “la ricerca, nello sviluppo delle risorse locali, di un sistema integrato di opportunità economiche ed occupazionali”. In particolare, Urli ha parlato di investimenti nella manutenzione e nel ripristino dell’ ambiente delle zone montane, “sia ai fini della sicurezza – ha concluso – sia del turismo.