VENZONE- Nuovo spaccio per l’Agricola Alto Friuli

La cooperativa agricola Alto Friuli di Venzone, socia dell’Associazione Cooperative Friulane, guarda al futuro con positività nonostante i venti di crisi che spirano sul comparto lattiero caseario regionale e presto avrà un nuovo spaccio aziendale. Per offrire un servizio sempre più attento alle esigenze della clientela, sono infatti previsti lavori di ampliamento e ristrutturazione del punto vendita di Venzone e il potenziamento dell’attività promozionale. I dati dell’attività svolta nel 2003 sono stati presentati nel corso dell’assemblea annuale dei soci che ha approvato un bilancio – come ha evidenziato il presidente della cooperativa Aurelio Michelutti – tutto sommato soddisfacente, considerato l’andamento generale del mercato. Il dato più rilevante riguarda il livello di remunerazione dei conferimenti dei soci, che la cooperativa è stata in grado di mantenere in linea con quello dell’anno precedente (€ 0,364 al litro pari a 705,04 lire, Iva esclusa). A fronte di un incremento delle rimanenze di magazzino più che raddoppiate nell’arco dell’ultimo triennio (+134%), in termini produttivi i soci hanno conferito oltre 2 milioni e mezzo di litri di latte vaccino e oltre 9 mila litri di latte caprino, con un incremento complessivo dei conferimenti pari al 4,15%. La media giornaliera di lavorazione è stata invece di 8.694 litri di latte (+8,86% rispetto al triennio precedente).

“Il momento non è facile – ha sottolineato Michelutti – e i risultati conseguiti nel 2003 vanno valutati in relazione ad un anno che, ancora una volta, ha confermato la stagnazione della domanda dei consumi e variazioni negative della quotazione delle produzioni nei mercati all’ingrosso. All’aumento dei costi di produzione e al costante miglioramento del nostro processo produttivo non corrisponde un allineamento dei prezzi di vendita sul mercato. Nonostante questo la qualità del latte conferito è di livello medio-alto e i prodotti hanno dato risultati qualitativi ottimi. Dovremo impegnarci, quindi, per attivare attente politiche di controllo dei costi di produzione, di valorizzazione commerciale, di incremento della produttività aziendale e dei volumi aziendali nella vendita al minuto”. “E’ stato infatti avviato – precisa Michelutti – un nuovo progetto con il contributo concesso dall’Ersa, relativo al Piano di Sviluppo Rurale, per il rilascio della certificazione di filiera, la realizzazione di una nuova immagine grafica e per lo sviluppo di un software per la tracciabilità delle produzioni e la rintracciabilità del prodotto anche nelle fasi di post-vendita”. Tutte azioni mirate a confermare la qualità e la trasparenza delle fasi di lavorazione con l’obiettivo di soddisfare un mercato sempre più attento ed esigente.