SUTRIO- Moretton e Marsilio in visita a Noiariis

Proseguendo la serie di visite nelle realtà della
Carnia il vicepresidente della Giunta regionale Gianfranco
Moretton e l’assessore alle Risorse Agricole, Naturali e
Forestali e per la Montagna Enzo Marsilio hanno visitato la
centrale idroelettrica in fase di ultimazione di Noiariis, in
comune di Sutrio, di proprietà della Secab, società cooperativa
con sede a Paluzza.

Moretton e Marsilio sono stati accolti dal presidente della Secab
Luigi Cortolezzis, il quale ha illustrato le caratteristiche
dell’opera, che è funzionante in regime provvisorio dallo scorso
mese di marzo. La struttura attende infatti il completamento di
alcuni lavori di sistemazione esterni all’impianto.

La costruzione della centrale, completamente interrata (le opere
a vista sono infatti stati realizzate con materiale locale,
pietra e legno) in modo tale che il complesso si presenti con un
limitato impatto visivo, era iniziata nell’ottobre del 2002.

L’impianto, a pieno regime, assicurerà una produzione annua di
nove milioni di kilowatt l’ora, e consentirà di approvvigionare i
soci della Secab, aziende e privati, con un risparmio del costo
dell’energia di circa il 50 per cento inferiore rispetto a quello
attuale.

Di questa energia “pulita”, in quanto generata dalla forza delle
acque che sono captate a Museis di Cercivento, dove esiste
un’altra struttura della Secab, e a costo ridotto, saranno
beneficiati i Comuni di Paluzza, Cercivento, Ligosullo,
Ravascletto, Treppo Carnico e Sutrio. E in quest’area, oltre alle
famiglie del comprensorio intestatarie di contratti di fornitura
per uso domestico, saranno servite anche le attività agricole,
artigianali, industriali, commerciali e i servizi.

La centrale si compone di due turbine-generatori, che in
condizioni di massima disponibilità d’acqua (circa 3.500 litri al
secondo che raggiungono l’impianto dopo una condotta forzata di
circa quattro chilometri), erogano una potenza complessiva di
2.600 watt.

Moretton e Marsilio hanno colto l’occasione per rilevare che la
centrale di Noiariis è un esempio del vantaggioso utilizzo delle
risorse della montagna a vantaggio della comunità locale, ma è
anche uno strumento efficace per migliorare la qualità della vita
riducendo i disagi per coloro che risiedono nell’area
svantaggiata.