AMARO- All’Agemont il convegno sul progetto “E-Health”

Il punto sui risultati del progetto “E
Health”, con il quale sono state sperimentate nuove tecnologie
informatiche e telematiche nella medicina di base nell’area della
montagna del Friuli Venezia Giulia, è stato fatto sabato in
occasione di un convegno svoltosi ad Amaro
nell’auditorium dell’Agemont, l’Agenzia per lo sviluppo della
montagna,

Il progetto “E-Health” rientra nel più ampio programma Frenesys,
avviato dalla Regione e cofinanziato dal Fondo europeo di
sviluppo regionale e dal ministero dell’Economia e delle Finanze
per un investimento complessivo di 6 milioni di euro, con
l’obiettivo di promuovere l’impiego delle nuove tecnologie
dell’informazione e della comunicazione nella Pubblica
amministrazione, nei sistemi socio-sanitari e nelle imprese.

Nel progetto sono stati coinvolti 56 medici di famiglia e
pediatri di 44 tra i Comuni più periferici della montagna delle
province di Udine e Pordenone che, grazie all’uso di computer di
ultima generazione e all’accesso a reti telematiche, hanno potuto
migliorare i servizi sanitari per i cittadini di un bacino di
circa 60 mila abitanti.

Al convegno è intervenuto l’assessore regionale alla Montagna
Enzo Marsilio. “Questo progetto ha avuto il merito di
sperimentare con successo – ha rilevato – le nuove frontiere
tecnologiche nel campo della sanità, che permettono di migliorare
i servizi e di abbassare i costi”.

“Ma ha anche consentito di dimostrare – ha aggiunto l’assessore
Marsilio – che si può evitare lo spopolamento nelle aree della
montagna offrendo ai cittadini servizi di qualità. Come
Amministrazione regionale puntiamo a sviluppare l’innovazione
tecnologica e in particolare le reti a banda larga proprio
nell’area della nostra montagna, creando un sistema su cui si
possono poi innestare nuovi servizi e nuove attività
imprenditoriali per la crescita del territorio”.

Le azioni del progetto “E-Health”, che ha visto come capofila
l’Azienda per i servizi sanitari “Alto Friuli”, si sono rivolte
alle fasce più deboli della popolazione: anziani, mamme, persone
impossibilitate a spostarsi. Grazie ai sistemi informatici, i
medici di famiglia hanno potuto compilare più rapidamente ricette
e certificati, prenotare visite specialistiche, visualizzare
direttamente sul video i referti di esami, collegarsi a banche
dati.

Ma i nuovi sistemi informatici introdotti nell’ambito del
progetto “E-Health” hanno consentito anche di tenere sotto
controllo, oltre alle malattie cardiovascolari, una delle
patologie più diffuse nell’area della montagna, vale a dire il
diabete.

Il primo bilancio della sperimentazione parla di 3.062 cittadini
seguiti con i nuovi strumenti informatici e telematici, 1.388
prenotazioni, 2.650 impegnative, 4.669 ricette di farmaci, 85
certificati emessi e 61 visualizzazioni di referti.

Come è emerso in occasione del convegno, nel corso del quale sono
state poste a confronto diverse esperienze condotte in Italia e
all’estero, il futuro delle nuove tecnologie nella medicina di
base è rappresentato dalla “cartella clinica informatizzata”, che
permetterà fra l’altro una comunicazione diretta fra il medico di
famiglia e i medici specialisti.