FORNI DI SOTTO- Dolomiti Friulane&Unesco, ancora incontri

Proseguono gli incontri tra la Provincia di Udine e le amministrazioni locali per definire il progetto di inserimento delle Dolimiti friulane nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco. Dopo Forni di Sotto, infatti, il presidente Marzio Strassoldo accompagnato dall’assessore all’ambiente Loreto Mestroni e dai tecnici provinciali Gabriele Peressi e Moreno Pedna, ha ricevuto nella sede della Direzione D’Area di Tolmezzo gli amministratori di Forni di Sotto, Forni di Sopra, Prato Carnico, Socchieve, Sauris, Rigolato e del Parco delle Dolomiti Friulane. L’idea è quella di far riconoscere l’intero arco dolomitico come area Unesco e per questo al progetto parteciperanno anche le province di Belluno (capofila), Trento, Bolzano e Pordenone. “Pur trovandoci in una posizione marginale – ha spiegato l’assessore Mestroni – vogliamo e dobbiamo dare il nostro contributo a questo progetto, che in futuro potrà portare benefici soprattutto a livello di immagine”.
La proposta perseguita dalla Provincia di Udine prevede l’inserimento del Parco delle Dolomiti friulane nel “pacchetto” complessivo delle Dolomiti, con l’aggiunta della Val Pesarina. Tale soluzione permetterebbe di non dover subire nuovi vincoli, potendo sfruttare le restrizioni già esistenti nelle zone del parco e nei territori con un’altitudine superiore ai 1600 metri (legge Galasso). L’Unesco infatti non ha intenzione di imporre altri vincoli sul territorio.
Ora entro i primi giorni di marzo dovranno essere definite le delimitazioni territoriali e si dovrà provvedere all’individuazione delle cosiddette eccellenze. “Abbiamo già consegnato al Ministero dei Beni culturali la lettera di adesione al progetto – ha commentato il presidente Strassoldo –. Ora stiamo cercando il supporto delle amministrazioni locali, poiché non è nostra intenzione imporre nulla dall’alto”. Positivi i commenti fatti dai rappresentanti dei comuni, che si sono resi disponibili ad ufficializzare il proprio sostegno al progetto Unesco attraverso l’approvazione di una delibera di giunta e quindi di consiglio.