MONTAGNA- € 8.7 milioni al Piano regionale per lo sviluppo

Ammontano a 8,7 milioni di euro i
finanziamenti complessivi del Piano regionale per lo sviluppo
montano 2005-2007 che è stato approvato oggi, su proposta
dell’assessore regionale alle Risorse Agricole Ezio Marsilio.

Con questa delibera la Giunta regionale continua per il 2005 il
percorso per la programmazione dello sviluppo nelle zone montane
del Friuli Venezia Giulia che era stato ideato con la legge
regionale n. 33 del 2002.

Il Piano 2005-2007 aggiorna quello adottato l’anno scorso,
estendendolo di un anno (2007) e rivedendo – sulla base delle
nuove proposte avanzate dalle Comunità montane e dalle Province
di Gorizia e di Trieste – gli interventi programmati per il 2005
e il 2006.

Attraverso l’approvazione dei nuovi quadri territoriali di
intervento (con riferimento ai sei comprensori della Carnia, del
Gemonese Canal del Ferro, Val Canale, del Friuli Occidentale, del
Torre, Natisone e Collio, nonché
della provincia di Gorizia e di quella di Trieste nel territorio
dell’ex Comunità montana del Carso), sono stati individuati gli
interventi da realizzare nel periodo di riferimento, che saranno
finanziati con le risorse del Fondo regionale per lo sviluppo
montano per il corrente anno.

Di questi interventi sono state definite le priorità di
realizzazione ed i finanziamenti, che ammontano complessivamente
a oltre 8,7 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi sia agli
oltre 500 mila euro già assegnati a favore dei territori della
provincia di Udine in cui è insediata la minoranza slovena, sia
ancora ad altri 400 mila euro per interventi specifici sui
trasporti e sul personale scolastico (questi ultimi finanziati
sempre con il Fondo montagna ma non ricompresi nel Piano
triennale).

Nel dettaglio, sono state previste opere per l’importo
complessivo di 2,6 milioni di euro per la Comunità montana della
Carnia, 1,8 milioni per la Comunità montana del Gemonese, Canal
del Ferro, Val Canale, 2,3 per la Comunità montana del Friuli
Occidentale, 1,7 per la Comunità montana del Torre, Natisone,
Collio e infine 0,2 milioni di euro per la Provincia di Gorizia e
0,7 per la Provincia di Trieste.

A queste somme potranno eventualmente aggiungersi ulteriori
finanziamenti, in quanto la direzione centrale delle Risorse
Agricole, Naturali, Forestali e Montagna della Regione ha
inserito nelle proposte per il prossimo assestamento di bilancio
una manovra che dovrebbe vedere, se sarà confortata dai voti
favorevoli del Consiglio regionale, la possibilità di finanziare
opere per ulteriori 1,3 milioni di euro.

Metà dei fondi sono già stati ripartiti tra gli Enti montani
sulla base di parametri oggettivi quali il territorio, la
popolazione e l’incidenza delle zone a maggiore svantaggio (zona
C della montagna), ma anch’essi confluiranno nella realizzazione
degli interventi ora approvati con il nuovo
Piano triennale.

I finanziamenti più cospicui andranno destinati alla concessione
di contributi a favore delle imprese del commercio, alla
riduzione dei costi di riscaldamento e ad interventi in materia
di agricoltura e di agriturismo.
Sono previsti poi la realizzazione di opere pubbliche (palestre,
acquedotti e fognature, elettrodotti), di infrastrutture viarie,
di piste ciclabili e di parcheggi, di interventi per la
promozione e la valorizzazione turistica
del territorio montano, di interventi nei settori culturale,
ricreativo e sportivo, di interventi in materia di
riqualificazione ambientale e di energie alternative, e così via.

Il Piano fissa quindi gli obiettivi e le strategie che la Regione
intende perseguire nella politica di sviluppo della montagna
della regione, dando piena attuazione ai principi di autonomia e
di decentramento che erano stati alla base della legge regionale
33/2002, e individuando quali obiettivi preminenti dell’azione
politico-amministrativa la salvaguardia e la valorizzazione del
territorio montano e lo sviluppo sociale, economico e culturale
delle popolazioni residenti.

Il Piano si concretizzerà con l’adozione dei successivi programmi
specifici di intervento da parte degli Enti montani e la Regione
potrà monitorare la sua realizzazione e il suo andamento
attraverso la presentazione di rapporti
annuali appositamente predisposti dagli Enti stessi.