CronacaGemonese

Omicidio a Gemona del Friuli, il corpo fatto a pezzi e nascosto nella calce

Sarebbero state la compagna e la madre, a uccidere l’uomo, di 35 anni, Alessandro Venier, trovato morto, fatto a pezzi, in un bidone della spazzatura, a Gemona del Friuli.

Alessandro Venier

Le due donne – apprende l’ANSA da fonti qualificate autorizzate dal magistrato titolare dell’inchiesta – avrebbero già ammesso la responsabilità dell’omicidio.

Il decesso risalirebbe ad alcuni giorni fa e le spoglie sarebbero state coperte da calce viva, probabilmente per nasconderle e perché non si diffondesse l’olezzo. Restano da chiarire i ruoli che hanno avuto singolarmente nella vicenda le due donne.

L’omicidio è stato scoperto questa mattina dai carabinieri, avvertiti intorno alle 10:30 proprio dalla compagna e dalla madre della vittima. Sul posto è giunto un equipaggio del 118, inviato dalla centrale operativa Sores Fvg e i sanitari hanno immediatamente capito che il loro intervento non era necessario. L’uomo era morto da alcuni giorni e il suo cadavere era stato fatto a pezzi e questi sistemati in un grande bidone in cantina. Poi, era stata versata calce viva in più strati.

I sospetti degli investigatori si sono subito rivolti alla compagna, una donna di origini colombiane, di 30 anni, e alla madre di lui. Le due donne – apprende l’ANSA – sono state portate in caserma. Le indagini sono svolte dai Carabinieri e coordinate dalla Procura di Udine.

“A mia memoria – ha detto il sindaco di Gemona, Roberto Revelant – non è mai successa una cosa del genere qui. È un fatto gravissimo, straziante. Non conoscevo la vittima – ha aggiunto -: mi hanno riferito che lavorava spesso all’estero. Non avendo mai avuto rapporti con questa famiglia, non so nemmeno che relazioni ci fossero tra madre e figlio”.

“La coppia ha una bambina molto piccola, di pochi mesi – ha concluso – che ora ha bisogno di ricostruirsi una vita. Tutta Gemona si stringe attorno a lei. Ce ne stiamo occupando, attraverso i Servizi sociali, con la massima attenzione, per garantirle sicurezza e un futuro dignitoso”.

IL COMMENTO

Un delitto “gravissimo, raccapricciante, che di fatto priva dell’intera famiglia una bambina di soli sei mesi”.

Così Dusy Marcolin, presidente della Commissione pari opportunità del Fvg (Crpo), commenta la terribile notizia che giunge da Gemona del Friuli, dove un uomo di 35 anni è stato barbaramente ucciso, con la madre e la compagna che avrebbero già ammesso la responsabilità dell’omicidio.

“La Commissione pari opportunità esprime ovviamente cordoglio per questo gravissimo lutto – aggiunge Marcolin – e invita alla cautela prima di emettere giudizi su una vicenda di cui non si conoscono i contorni”.

“È evidente – prosegue la presidente – che in quella famiglia covavano problemi enormi, sfociati in un gesto di inaudita violenza. Lascia sgomenti il fatto che la coppia avesse una bambina di soli sei mesi, e che questa piccola oggi abbia perso non solo il papà ma anche in qualche modo la mamma e la nonna, se verranno confermate le prime risultanze delle indagini delle forze dell’ordine che riconducono la responsabilità dei fatti all’interno del nucleo familiare”.