Turismo, 10 milioni di euro per nuove strutture ricettive: più fondi ai comuni montani
Si apre oggi, 25 agosto, il nuovo bando regionale dedicato al potenziamento dell’accoglienza turistica in Friuli Venezia Giulia. L’iniziativa mette a disposizione 10 milioni di euro per la realizzazione di nuove strutture ricettive da quattro stelle in su, o per la ristrutturazione e l’ampliamento di quelle esistenti. Il bando resterà aperto fino al 17 ottobre ed è consultabile sul sito della Regione a questo link.

L’annuncio è stato dato dall’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, che ha spiegato come l’obiettivo sia sostenere la crescita e la qualificazione del sistema ricettivo regionale: «La Regione è al fianco di chi vuole investire sul nostro territorio, con competenza e qualità . Nel triennio 2022-2024 il Friuli Venezia Giulia ha registrato un incremento del 10% delle presenze turistiche, raggiungendo quota 10 milioni e 350mila. La crescita del turismo, soprattutto internazionale, richiede un costante miglioramento dei servizi e della qualità offerta».
Più attenzione per la montagna
Il bando conferma come beneficiari i comuni montani già inclusi nella precedente edizione, estendendo inoltre l’accesso alle città Unesco (Aquileia, Cividale del Friuli, Palmanova), alla Comunità del Collio e agli ex capoluoghi di provincia Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine.
Nei comuni montani è previsto un sostegno rafforzato: fino al 30% delle spese ammissibili, contro il 20% riconosciuto negli altri territori. L’investimento minimo richiesto è di 4 milioni di euro, con un tetto massimo di contributo pari a 2,5 milioni.
Una strategia regionale
Secondo Bini, l’iniziativa non è solo un aiuto economico, ma una precisa scelta di sviluppo: «A nulla servirebbe investire in promozione senza avere un adeguato sistema dell’accoglienza. Con la selezione delle località incluse nel bando, vogliamo dare un indirizzo chiaro alla crescita pluriennale del turismo regionale».
Tra le motivazioni indicate:
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la necessità di rafforzare l’offerta nelle aree montane, in crescita sul piano turistico;
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la designazione di Pordenone a Capitale italiana della Cultura 2027;
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la rinnovata centralità di Udine negli eventi sportivi internazionali;
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le prospettive di lungo periodo legate a GO!2025 – Capitale europea della Cultura a Gorizia e nel Collio;
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la forte attrattività di Trieste, inserita tra le dieci destinazioni globali più di tendenza per il 2025 da Booking.com.
Turismo come leva economica
«Il turismo rappresenta una leva fondamentale per l’economia del Friuli Venezia Giulia – ha concluso Bini –. Investire su strutture di qualità significa garantire sviluppo duraturo e competitivo, capace di attrarre visitatori, creare occupazione e generare ricadute positive per i territori».
