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Troppo caldo nelle fabbriche della metalmeccanica, l’allarme lanciato dalla Cisl Fvg

Troppo caldo nelle fabbriche della metalmeccanica, tanto che – per la Fim Cisl Fvg – servono urgentemente interventi strutturali, anche attraverso appositi stanziamenti della Regione, per incentivare il contenimento di una condizione che ogni anno diventa sempre più insostenibile.

Nelle ultime due settimane la temperatura all’interno dei luoghi di lavoro è aumentata in modo considerevole, rendendo estremamente duro lo svolgimento delle attività lavorative.

Nelle fabbriche – si legge in una nota della Fim Cisl Fvg- i nostri delegati sindacali stanno condividendo con le aziende alcune azioni migliorative, tra cui, ad esempio, la modifica degli orari di lavoro per evitare di lavorare nelle ore più calde, pause aggiuntive volte al recupero fisico e accesso ad ambienti rinfrescati, fornitura di apparecchiature volte a refrigerare gli ambienti e le linee di lavoro, fornitura di acqua gratuita “Purtroppo, però, – commenta il segretario generale della Fim Cisl, Pasquale Stasio – non tutte le aziende hanno la stessa sensibilità e non sempre si riescono a condividere protocolli aziendali volti a gestire l’emergenza. Dove le relazioni industriali sono più consolidate e c’è stato un forte pressing da parte del sindacato, alcune soluzioni sono state trovate, ma nelle piccole realtà è più difficile, e dove il sindacato non è presente i lavoratori sono lasciati a se stessi, mentre andrebbero tutelati”. Ricordiamo – prosegue la nota fimmina – che i datori di lavoro hanno l’obbligo e la responsabilità di garantire la salute dei lavoratori: con le previsioni diramate dall’ARPA per i prossimi giorni sarà fondamentale adottare soluzioni per contenere i rischi per la salute.

“Quel che è certo – incalza Stasio, ponendo l’accento sulle estati sempre più torride – non basta più adottare soluzioni tampone e rincorrere l’emergenza: è fondamentale lavorare in sinergia per trovare soluzioni volte a salvaguardare il più possibile la salute delle persone. “Negli ultimi giorni – aggiunge – la Fim Cisl  – abbiamo inviato ai nostri delegati RSU di tutte le aziende regionali una guida redatta dalla Fim nazionale dal titolo «Lavorare al caldo» per illustrare aspetti critici da monitorare ed eventuali contromisure per poter gestire il fenomeno”.