Tolmezzo, l’opposizione sul cambio assessore Migotti-Muser: “Una farsa”
Arriva la presa di posizione dei gruppi di opposizione tolmezzina dopo la revoca dell’assessorato a Mauro Migotti da parte del sindaco Roberto Vicentini. In un comunicato congiunto, i consiglieri Marco Craighero, Alice Marchi, Gabriele Moser, Francesco Brollo, Roberto Busolini, Fabiola De Martino e Francesco Martini parlano senza mezzi termini di «una farsa di palazzo».
«Di serio, ormai, questa amministrazione non sta facendo proprio più nulla», attaccano i firmatari del documento. «Siamo sbalorditi di come il primo cittadino voglia tentare di liquidare la questione della revoca come un fatto di banale ordinaria amministrazione, quando invece sono evidenti a tutti le motivazioni politiche di questa crisi».
Sotto accusa le modalità con cui si è proceduto alla sostituzione, attribuita dal sindaco a una presunta rotazione programmata: «Come può Vicentini scaricare tutte le responsabilità al partito del Carroccio quando l’assegnazione delle deleghe è prerogativa esclusiva del sindaco?», si chiedono.
Il gruppo di minoranza sottolinea che «le dichiarazioni dello stesso Migotti, il giorno dopo la revoca, sbugiardano apertamente i dirigenti leghisti che sono venuti da fuori per imporre il suo allontanamento». Secondo l’opposizione, l’episodio nasconderebbe fratture profonde all’interno della maggioranza: «I cittadini hanno il diritto di sapere in modo trasparente che cosa ci sia davvero sotto».
Un punto chiave della vicenda, secondo i consiglieri, è il dissenso manifestato da Migotti sulla delicata variante urbanistica di Betania: «È davvero solo una coincidenza?», incalzano. «I ben informati parlano di una sostituzione caldeggiata dai vertici della Lega e da qualche esponente dell’esecutivo tolmezzino che non gradiva la posizione di Migotti su Betania».
Il gesto simbolico dell’ormai ex assessore durante il consiglio comunale del 16 giugno scorso viene indicato come uno spartiacque: «In quell’occasione, durante la discussione sulla mozione di censura all’assessore Del Fabbro, Migotti abbandonò l’aula prima del voto, rifiutandosi di concedere solidarietà politica al collega di giunta», ricordano i consiglieri. «Un atto clamoroso e ben motivato, che oggi paga con l’epurazione».
«Altro che avvicendamento di metà mandato», prosegue l’opposizione, «la sostituzione di Migotti appare sempre più come un’epurazione di una persona ingombrante perché non allineata ai desiderata di chi antepone gli interessi partitici a quelli della città».
Al termine del documento, i consiglieri esprimono sostegno personale a Migotti: «Ha sempre dimostrato impegno costante e apprezzato a supporto delle frazioni. Gli auguriamo di proseguire il suo lavoro come consigliere comunale».
Infine, un avvertimento alla maggioranza: «Vigileremo con sempre più attenzione sui comportamenti non coerenti e non consoni ai problemi reali della popolazione tolmezzina, e continueremo a denunciare l’ipocrisia di chi tenta di far passare una manovra politica come una semplice staffetta. La staffetta è una nobile disciplina olimpica – concludono sarcastici – qui, invece, si passano solo il testimone dell’ipocrisia».
