VIDEO – Tarcento, il 71° Premio Epifania a Tommaso Cerno e alla Protezione civile FVG
“Il Premio Epifania è un omaggio all’identità friulana, alle persone che ne interpretano i valori, l’impegno, la storia – anche difficile – della nostra comunità, caratterizzata dalla capacità di andare sempre avanti con impegno e umiltà”.
È quanto ha dichiarato l’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, partecipando oggi a Udine alla presentazione dell’Epifania friulana di Tarcento in occasione della quale sono stati anticipati i nomi dei vincitori dell’edizione 2026 del 71° Premio Epifania: il giornalista Tommaso Cerno e la Protezione civile regionale.
Alla presentazione sono intervenuti anche alcuni dei componenti della Commissione, tra cui il sindaco di Tarcento Mauro Steccati, il presidente delle Pro Loco regionali Pietro de Marchi e quello della Pro Loco Tarcento Nazareno Orsini, oltre a Renato D’Argenio e Amos D’Antoni in rappresentanza dell’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia e Edy Morandini in rappresentanza del Consiglio regionale.
“Scegliere di premiare la Protezione civile regionale significa cementare la comunità friulana nel ricordo del terremoto, oltre che esaltarne la capacità di riscatto a 50 anni da una immane tragedia che ne ha segnato il passato, il presente e il futuro. Questo riconoscimento simboleggia anche la gratitudine che il popolo friulano rivolge alla Protezione civile, nata in quella circostanza, e ai tanti i volontari che intervengono ogni giorno senza guardare ai rischi e ai pericoli che corrono per portare soccorso e aiuto” ha aggiunto Zilli ricordando che “il 2026 sarà un anno ricco di eventi e iniziative in memoria del cinquantesimo anniversario del terremoto in cui ci raccoglieremo nel senso di pietà per i nostri morti e testimonieremo la riconoscenza verso tutti coloro che tanto hanno fatto allora per consentire al Friuli di ripartire e di ricostruire attraverso quel modello che è ancora un esempio; tutta la Regione sarà impegnata a lasciare in eredità anche un patrimonio di studio e formazione che vada a beneficio dei giovani per un futuro fatto di conoscenza, consapevolezza e attaccamento alle proprie radici”.
Riferendosi al premiato Tommaso Cerno, Zilli ne ha richiamato “la competenza e la professionalità con cui è giunto alla direzione di una importante testata nazionale; siamo certi che nell’esercizio del suo ruolo rappresenti il grande valore del modello Friuli, così come si è delineato nella ricostruzione post terremoto, interpretando al meglio le sfide che ci aspettano”.
Alla conferenza stampa ha partecipato anche il nuovo Vecchio Venerando, Andrea Maroè, che il 6 gennaio sarà protagonista in occasione del Pignarùl di Coja: sarà lui, infatti, a trarre dalla direzione del fumo della pira gli auspici per l’anno nuovo.
