Supera quota 5.000 firme la petizione per riattivare la Chirurgia senologica all’Ospedale di Tolmezzo
Superare gli ostacoli burocratici e creare una Breast Unit chirurgica “multisede” che includa nuovamente l’Ospedale di Tolmezzo, garantendo così alla popolazione di un vasto territorio montano un reale accesso alle cure.
È questo l’obiettivo urgente della petizione lanciata dall’A.N.D.O.S. Comitato di Tolmezzo (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno) e dall’Associazione Oncologica Alto Friuli.
Il cuore della questione è l’interruzione degli interventi di chirurgia senologica a Tolmezzo, sospesi da ottobre 2024 per via di un limite formale legato al conteggio degli interventi eseguiti nel Presidio ospedaliero San Daniele del Friuli – Tolmezzo, stabilito secondo i criteri Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali).
«Fino a ottobre – spiegano le associazioni promotrici – gli interventi di chirurgia mammaria venivano effettuati sia a Tolmezzo sia a San Daniele dalla stessa équipe chirurgica, con identici standard qualitativi. Solo ad aprile 2024 la Breast Unit unica di Asufc aveva ricevuto anche per la sede di Tolmezzo la valutazione positiva di Eusoma, la certificazione europea che attesta la qualità dei percorsi di cura per il tumore al seno.»
La modifica è derivata dai criteri Agenas che, per verificare il rispetto degli standard di sicurezza, conteggiano il numero annuale di interventi utilizzando il codice univoco della scheda di dimissione della paziente, legato al singolo “stabilimento ospedaliero” e non all’équipe che opera. Considerati separatamente, né Tolmezzo né San Daniele raggiungono il numero minimo richiesto. Da qui la decisione di concentrare gli interventi a San Daniele. Oggi, quindi, le pazienti dell’Alto Friuli devono spostarsi per la visita anestesiologica e per l’operazione, mentre a Tolmezzo rimane la presa in carico pre e post intervento.
La petizione chiede alla Regione Friuli Venezia Giulia di «attivare rapidamente un’interlocuzione con il Governo per superare questo nodo amministrativo e permettere la creazione di una Breast Unit “multisede” (prevista dai protocolli internazionali EUSOMA) che includa di nuovo l’Ospedale di Tolmezzo». La richiesta è motivata «dalla vastità del territorio montano servito da Tolmezzo, dalle difficoltà di accesso alle cure – soprattutto con i mezzi pubblici – e dal fatto che la sicurezza dei pazienti è già garantita dalla Breast Unit aziendale unica, che applica protocolli standardizzati e lavora con équipe multidisciplinari certificate annualmente».
Parallelamente, si sollecita l’adozione di «strategie e misure compensative per ridurre il disagio della popolazione, in particolare sul fronte dei trasporti», poiché non esistono collegamenti diretti di trasporto pubblico tra San Daniele e il bacino montano dell’Alto Friuli (Carnia, Val Canale, Canal del Ferro).
La raccolta firme, aperta a tutti i cittadini italiani nati o residenti in Friuli Venezia Giulia, proseguirà fino al 28 settembre, in occasione della Festa della Mela di Tolmezzo, dove sarà presente lo stand delle associazioni. La petizione sarà poi consegnata al Presidente del Consiglio Regionale durante l’“ottobre rosa”, il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno.
Chi desidera aderire può firmare:
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presso i Comuni della Carnia, del Gemonese, della Val Canale e del Canal del Ferro (sportello del cittadino, anagrafe, ufficio protocollo);
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nelle sedi delle associazioni presso l’ex portineria dell’Ospedale di Tolmezzo:
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Sportello AOAF: ogni lunedì dalle 10:30 alle 12:00
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Segreteria ANDOS: lunedì e giovedì dalle 14:30 alle 16:30
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in numerosi esercizi commerciali e farmacie dell’Alto Friuli e durante eventi e sagre locali.
I prossimi appuntamenti: 3 agosto alla Festa di Valbruna (stand AOAF) e dal 15 al 24 agosto alla Sagra di San Bartolomeo a Caneva di Tolmezzo.
Tutte le informazioni aggiornate sono disponibili sui siti: www.aoaf.info e www.andostolmezzo.org.
Per dettagli o per collaborare alla raccolta firme: 328 4787675.
