Soccorso alpino e 118 in azione tra Taipana, Moggio Udinese e Malborghetto
Tre interventi in corso nel pomeriggio di sabato 5 luglio, tra le montagne dell’alto Friuli con in campo le squadre del soccorso alpino e il 118:
Taipana
Sui ripidi pendii a Nord dell’abitato di Cornappo dalle 14 per la stazione di Udine del Soccorso Alpino, assieme a Guardia di Finanza ed elisoccorso regionale, attivati tutti da Sores, un intervento di soccorso per un pilota di parapendio precipitato di nazionalità britannica, classe 1972 e rimasto impigliato a circa dieci metri di altezza a quota 900 metri su una pianta. E’ stato tratto in salvo nel pomeriggio. Il secondo elicottero dell’elisoccorso regionale ha prelevato dal campo base di Campo di Bonis due soccorritori e li ha calati una alla volta con il verricello nei pressi del bosco dove era precipitato il pilota. Con una corda che han lanciato al pilota dal basso i soccorritori sono riusciti a risalire fino a lui e a calarlo al suolo, recuperando anche la sua vela. Poi sono stati tutti e tre recuperati al verricello e portati al campo base, dove l’uomo è stato visitato dell’ambulanza.
Moggio Udinese
La stazione di Moggio del Soccorso Alpino assieme alla Guardia di Finanza è stata attivata per un disperso di cui si sono perse le tracce al rientro da Stavoli, dove è in corso un festival. Gli amici erano d’accordo con lui di ritrovarsi alle auto ma quando sono arrivati giù lui non c’era. L’allarme è poi rientrato, è stato ritrovato sano e salvo.
Malborghetto Valbruna
La stazione di Cave del Predil assieme a Guardia di Finanza si sta portando invece in Val Uque, sopra il Rifugio Nordio, presso il torrente Uque, dove una coppia si trova in difficoltà su terreno impervio. Si è concluso intorno alle 18 il recupero dei due escursionisti rimasti bloccati durante una passeggiata iniziata al rifugio Nordio, passeggiata che, nelle intenzioni dei due escursionisti, avrebbe dovuto proseguire con un itinerario ad anello ritornando al Rifugio.
I due giovani, di Trieste, ad un certo punto hanno cercato una scorciatoia per raggiungere il sentiero di rientro e sono rimasti bloccati. Indossavano calzature non adeguate e inoltre le rocce erano scivolose per la pioggia nel frattempo scesa con un temporale, pioggia che han preso anche i soccorritori. Questi ultimi li hanno raggiunti e assicurati con la corda, calandoli per una cinquantina di metri fino al letto del torrente, dal momento che sarebbe stato più complesso farli risalire. Una volta sul fondo, l’intervento si è prolungato più del previsto perché lungo il corso del Rio c’erano molti detriti e piante da scavalcare. Soccorritori e soccorsi sono comunque arrivati tutti sani e salvi al rifugio.